Milano, 7 giu. (LaPresse) – “Gli autori del Piano del 2006, nelle sommarie informazioni da loro rese, si sono espressi in termini drastici circa l’inutilità di quel piano per affrontare la pandemia”. Lo afferma il tribunale dei Ministri di Brescia archiviando le accuse di omicidio ed epidemia colposi e rifiuto d’atti d’ufficio a carico dell’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza. “Il ministro Speranza – scrivono i giudici – lungi dal rimanere inerte, ha adottato le misure sanitarie propostegli dagli esperti di cui si è avvalso, che peraltro, a livello europeo, sono state tra le più restrittive”.

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