Stresa, 23 mag. (LaPresse) – “Va detto che la morte ingiusta di ogni innocente va considerata un furto, un furto alla storia, alle famiglie, ai parenti. L’anniversario a due anni di distanza apre la domanda più attesa e scottante: è stata fatta giustizia? La recente chiusura delle indagini conferma che vi sono state chiare e gravissime responsabilità umane. Il pensiero va anche in queste ore al ponte Morandi”. Così don Gianluca Villa dalla chiesa della Madonna della Neve in vetta al Mottarone a due anni dalla strage della funivia del 23 maggio 2021, nella quale hanno perso la vita 14 persone.

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