Brescia, 23 mag. (LaPresse) – “Amara dichiarava di essere appartenente a un’associazione massonica segreta che era la prosecuzione della P2, aveva detto che il Csm precedente sarebbe stato totalmente controllato dalla Loggia Ungheria, il problema era che quel consiglio aveva effettuato circa mille nomine di magistrati direttivi e semi direttivi per via dell’abbattimento dell’età pensionabile. Ho pensato fosse un colpo sferrato all’ordine giudiziario nel suo complesso. Il Csm doveva esercitare un riesame in auto-tutela delle proprie nomine”. Così Piercamillo Davigo nel processo a suo carico sul caso dei verbali dell’ex legale esterno di Eni, Piero Amara, a lui consegnato dal sostituto procuratore di Milano Paolo Storari nell’aprile 2020.

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