I dati del rapporto 'Selfie - Istantanee dalla generazione 2.0'

Il 46% degli studenti lombardi tra i 14 e i 19 anni gioca d'azzardo con i gratta&vinci, una percentuale che invece alle medie ammonta al 21%, più di uno su cinque. Alle superiori, durante le ore di lezione, usa lo smartphone il 66% dei ragazzi anche se non potrebbe farlo, mentre il 46% di loro lo utilizza di notte. L'81% dei ragazzi degli istituti superiori passa gran parte del suo tempo libero su Instagram, mentre il 71% preferisce Facebook. Sono alcuni dei dati del rapporto 'Selfie – Istantanee dalla generazione 2.0' che ha fotografato la vita e le abitudini di 30mila studenti lombardi delle scuole medie e superiori in un libro, edito da Exodus Avamposti, scritto da Marcello Esposito, Simone Feder, Anna Polgatti e Franco Taverna.

Allarmanti i dati sul gioco d'azzardo. Gli studenti lombardi dimostrano una consolidata abitudine al gioco. Tra i ragazzi delle scuole superiori, ad esempio, l'89% spende in questa attività gran parte della propria paghetta. Il gratta&vinci attira l'attenzione del 46% di alunni tra i 14 e i 19 anni, mentre per quelli tra gli 11 e i 13 tentare la fortuna grattando con la monetina è un'attività di svago nel 21% dei casi. Dei 30 mila, il 17% scommette su Internet. "Quello dell'azzardo è un tema allarmante: i ragazzi alle medie hanno già provato slot machine e gratta e vinci, e sta penetrando sempre di più anche il tema delle scommesse", spiega Simone Feder di 'No Slot'. E il dato più allarmante è che "i ragazzi vengono iniziati dai genitori".

Bergamo è la provincia in cui ha aderito il maggior numero di scuole (53 istituti tra medie inferiori e superiori) per un totale di circa 14 mila studenti. Qui i dati più interessanti hanno riguardato l'uso di Internet, smartphone e social network. Navigare online è l'attività preferita per il 72,5% degli intervistati. Il 99,2% dei ragazzi ha uno smartphone e uno su due dice di utilizzare il telefono in ogni momento libero. Il 42,4% lo utilizza anche di notte. Tra i social più diffusi, Instagram (utilizzato dall'81% degli intervistati) supera Facebook (71%). Al terzo posto c'è Ask, il social network in cui le interazioni si basano su domande e risposte anche in forma anonima: lo usa il 48% degli studenti. Diffusa anche l'abitudine di scambiarsi immagini provocanti o osè (il 43% conosce coetanei che lo fanno regolarmente).

'Selfie' è uno strumento di indagine per scuole e comunità. "L'obiettivo – scrivono i quattro autori nel libro – è quello di consegnare nelle mani di docenti, genitori e ragazzi una serie di riscontri concreti presi dalla vita reale degli adolescenti della loro scuola". Presentato in forma sperimentale nell'anno scolastico 2014/2015, il questionario 'Selfie', sottoposto attraverso un software e un link online, è stato implementato grazie al supporto dell'Università Bicocca di Milano. "La cosa più bella di Selfie è – ha detto don Mazzi – che in molte scuole, dopo aver partecipato alla ricerca, i ragazzi hanno cominciato a confidarsi con professori e preside. Questo ci fa capire che dobbiamo lasciare aperte le nostre scuole ai ragazzi". Nell'anno scolastico appena iniziato 'Selfie' verrà proposto anche nelle scuole della provincia di Milano, Varese, Cremona, Mantova, Pavia, Verona, Ferrara, Perugia, Viterbo, Frosinone, Matera e Caltanissetta.

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