Le nazionali di pallavolo maschile e femminile vengono ricevute oggi, 8 ottobre, al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo le vittorie ottenute ai Mondiali.
I complimenti del presidente: “Siete stati formidabili”
“Bentornate e bentornati! Siete stati formidabili, complimenti e grazie. Siete stati seguiti in maniera appassionata dal nostro Paese, dagli italiani”. Così il presidente della Repubblica si è rivolto ai campioni del volley. “Vorrei ringraziare le due guide di queste squadre, Velasco e De Giorgi, per l’impegno che hanno messo in campo, fuori dal campo, prima del campo. Anche questa volta ho ammirato la serenità con cui vi trasmettevano suggerimenti efficaci durante i time out. Vi ho seguito. La finale e la semifinale delle ragazze sono state entusiasmanti, perché la qualità di Brasile e Turchia era di altissimo livello e la soddisfazione è stata tanta. Ai campioni vorrei dire che vi ho seguito dai quarti, sono stato fortunato: non ho visto la prima con il Belgio. Complimenti anche per la reazione nel quarto set contro la Bulgaria“, ha aggiunto.
“Vorrei riprendere il riferimento a un aspetto che ogni tanto viene dimenticato – ha poi aggiunto Mattarella – i sacrifici, le difficoltà, le rinunce, la pressione che si avverte, gli affetti personali a distanza: è un prezzo che si paga, un sacrificio alto. Questo viene affiancato dalla passione che è la base del successo, ma tutto quello che c’è dietro non va mai dimenticato. C’è poi un’altra ricompensa ai sacrifici, oltre a successi e medaglie, quella di avere esortato e incoraggiato tanti bambini e ragazzi ad avvicinarsi alla pallavolo ed è un contributo grande e importante per il nostro Paese. Mister De Giorgi ha detto che si augura di rivedermi presto. Me lo auguro anche io, per gli stessi motivi, vi aspetto”, ha concluso il Capo dello Stato.
Mattarella cita Velasco: “In nostro Paese generazione giovani straordinaria”
“Due settimane fa ero a Napoli per l’inaugurazione dell’anno scolastico ed è intervenuto anche Julio Velasco. L’ho applaudito con molto calore e convinzione quando si è scagliato contro la mia generazione, o anche quella successiva che critica sempre i giovani: sono perfettamente d’accordo, nel nostro Paese sta crescendo e sta venendo su una generazione di giovani eccezionale”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale la Nazionale italiana femminile e maschile di pallavolo vincitrici della medaglia d’oro ai Campionati mondiali 2025.

Velasco: “Origini diverse ma tutte hanno lottato per l’Italia”
“Essere ricevuti dal Presidente della Repubblica è come essere ricevuti dall’Italia intera. Lo sport è un modello democratico per far capire come le idee diverse possano funzionare bene. Sotto questo punto di vista, la squadra femminile è un modello da ammirare, perfetto. Abbiamo tante caratteristiche diverse e riusciamo a vincere non perché ognuna le annulla, ma perché funzionano assieme. Un segnale importante in un’epoca di grandi divisioni e in cui sembra che ognuno consideri valida solo la sua opinione”. Così Julio Velasco, ct dell’ItalVolley femminile, all’incontro al Quirinale.
“Nella nostra squadra, a partire da me, che vengo dall’Argentina, ci sono giocatrici e membri dello staff con origini diverse, chi dalla Germania, dalla Russia e chi dalla Costa d’Avorio. Questo è quello che rappresenta la nuova società in Italia e in Europa. Nessuno si deve giustificare, ma ciò che più conta è che alla fine tutte e tutti abbiamo lottato per la bandiera italiana. Mi hanno chiesto se è stato difficile mettere insieme tante individualità. Non è stato difficile, queste ragazze hanno molte diversità tra loro ma hanno tanta motivazione e rappresentano un movimento straordinario. Un pensiero anche a tutti i volontari che rendono possibile la crescita del nostro sport. Noi siamo la punta di un iceberg”, ha aggiunto.
Prima di entrare al Quirinale, Velasco si è schermito con chi gli ripeteva che è il ‘Re Mida’ del volley: “Cosa si prova a tramutare in oro tutto quello che si tocca? Racconto sempre che il mito del re che trasforma tutto in oro era una maledizione, perché non poteva mangiare e fare l’amore. Pertanto non era una cosa molto bella. Noi cerchiamo di andare passo per passo, palla su palla, torneo dopo torneo. Se uno pensa troppo in là perde il fuoco”.
Buonfiglio al Quirinale cita Vasco Rossi: “Siamo ancora qua”
“In appena 100 giorni è la terza volta che sono qui a portare squadre vincitrici e l’emozione è sempre la stessa. Se non è un record, e per dirla alla Vasco Rossi ‘siamo ancora qua’. Mai era capitato di avere prima in Italia, insieme, sorelle e fratelli insieme come campioni del mondo. All’estero era successo solo una volta, 60 anni fa”. Così Luciano Buonfiglio, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, all’incontro al Quirinale. “La pallavolo è un esempio da studiare per la sua organizzazione capillare nel territorio, per la sua capacità di valorizzare e lanciare i giovani. Agli allenatori spetta il compito più difficile, ma il fatto di provenire dallo stesso ceppo li agevola. De Giorgi è stato allenato da Velasco e Velasco ha vinto sia con gli uomini che con le donne”, ha aggiunto. Poi rivolgendosi a Mattarella: “La ringraziamo per essere sempre partecipe e spettatore delle imprese sportive. La consideriamo uno di noi, uno che sta in panchina e fa sempre il tifo per noi“.
De Giorgi a Mattarella: “Lei è stato nostro motivatore”
“E’ un invito davvero speciale, siamo felici di essere qui perché lei è il nostro motivatore. Prima spinta motivazionale, per tornare qui da lei. È stato un Mondiale difficile, con spinte ed emozioni notevoli. Ma abbiamo sempre cercato l’equilibrio con questi ragazzi, che non sono perfetti ma speciali: non lasciano indietro nessuno e cercano di includere tutti. Una squadra coesa e coinvolta, perchè così si raggiungono grandi risultati”. Così il ct dell’Italvolley maschile Ferdinando De Giorgi in occasione della visita al Quirinale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, delle due nazionali di volley maschile e femminile entrambe campioni del Mondo. “Per noi è una giornata storica, un momento speciale per la nostra pallavolo. Immensa nel sentimento morale di questa nazione”, ha aggiunto. “Divertitevi, lottate e vincete: sono queste le tre parole che ci siamo detti prima delle semifinali e le finali”, ha poi rivelato. “Chiudo con un auspicio, spero di incontrarla di nuovo nel più breve tempo possibile”, ha concluso.
Meloni a campioni del mondo: “Emozioni straordinarie, fieri di voi’”
“Ci avete regalato delle emozioni straordinarie, siamo fierissimi. Questo è il Tricolore originale che conserviamo qui, per il quale voi avete combattuto e noi abbiamo tifato”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni consegnando le bandiere alla capitana della nazionale femminile di volley, Anna Danesi, e al vicecapitano della formazione maschile, Simone Anzani, reduci dai successi ai mondiali in Thailandia e nelle Filippine. La premier ha ricevuto le nazionali campioni del mondo, accompagnate da staff, Federvolley e allenatori – Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi – nel Salone degli arazzi di Palazzo Chigi e si è complimentata con gli atleti stringendo la mano a tutti. “Io non mi vorrei avvicinare che faccio una figuraccia”, ha scherzato Meloni con i giocatori.
Manfredi: “Nazionali hanno scritto storia sport italiano”
“Essere ricevuti al Quirinale è un onore immenso, quando accade significa aver fatto qualcosa si rilevante per l’Italia e per gli italiani. Lo è ancora di più quando sono invitate due nazionali che hanno scritto una pagina indelebile nella storia dello sport italiano, compiendo una impresa straordinaria sia al maschile che al femminile. Ma dietro ci sono anche altri importanti risultati, che ci riempiono di orgoglio e frutto di un lavoro profondo e condiviso”. Così il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi in occasione della visita al Quirinale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, delle due nazionali di volley maschile e femminile entrambe campioni del Mondo. “Alle spalle dei due capitani (Anna Danesi e Simone Anzani, ndr) c’è il volto di un intero movimento, dei tecnici e dei dirigenti oltre che delle migliaia di ragazzi e ragazzi che ogni giorno entrano in palestra con un sogno negli occhi. È un movimento sano, forte, che cresce nelle realtà di provincia. Oggi più che mai abbiamo il dovere di farla crescere ancora. Il successo sportivo non si misura con le medaglie, ma con ciò che lasciamo alle generazioni che verranno. Vedere le nostre azzurre e azzurri cantare l’inno con la Coppa del mondo tra le mani è una immagine che resterà nella storia e nel cuore di tutti gli italiani”, ha concluso.

Egonu: “Razzismo? Passi avanti grazie a successi sport”
“Se sul fronte del razzismo è cambiato qualcosa in meglio dopo il monologo di Sanremo? Credo che possiamo vedere dei passi avanti, grazie ai nostri successi, l’europeo di basket di quest’estate, i mondiali dell’atletica, lo sport ci insegna che insieme con le differenze si può creare un mondo migliore. Quindi credo proprio di sì”. Lo dice la campionessa azzurra di volley, Paola Egonu, ospite insieme alle due nazionali campioni del mondo a ‘Porta a Porta’, in onda stasera su Rai1 alle 23.45. “All’apice della mia carriera, fa piacere che con le mie compagne riusciamo a trasmettere valori ed emozioni che viviamo. Però vien da sé, il focus è la pallavolo”, ha aggiunto.

