L'azzurro domina il match con l'australiano e chiude in tre set. Ora la sfida con lo statunitense Shelton che ha eliminato Sonego
Jannik Sinner vola in semifinale agli Australian Open 2025, primo torneo stagionale dello Slam. Oggi l’azzurro, numero 1 del mondo, ha sconfitto in un match senza storia l’australiano numero 8 del seeding Alex De Minaur con il punteggio di 6-3, 6-2, 6-1 in meno di due ore di gioco. In semifinale Sinner, detentore del titolo, affronterà lo statunitense Ben Shelton, testa di serie numero 21, che ha superato l’altro azzurro Lorenzo Sonego in quattro set. Ottima la prestazione di Sinner, completamente ristabilitosi dopo il lieve malore accusato nel precedente incontro con Rune.
Final Forza 🇮🇹
Defending champion Jannik Sinner reaches the last four! 4️⃣#AO2025 pic.twitter.com/1BEvP8tw19
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 22, 2025
Sinner avanti di un set
Inizio equilibrato tra l’azzurro e l’australiano fino al quarto game in cui Sinner si è procurato la prima palla break scendendo a rete e costringendo De Minaur all’errore sul passante. Occasione non fallita dall’azzurro, che ha conquistato il game dopo un lungo scambio da fondo campo conclusosi con un rovescio fuori di De Minaur.
L’azzurro non ha corso mai nessun vero rischio al servizio e ha mandato in archivio il primo set sul 6-3. I numeri testimoniano il dominio fin qui di Jannik, che ha chiuso il set con 2 ace, l’83% dei punti sulla prima di servizio e 9 vincenti. De Minaur paga soprattutto lo scarso rendimento al servizio (solo il 54% di prime palle in campo) contro uno dei migliori giocatori del circuito alla risposta.
Jannik prende il largo
Il copione non cambia nel secondo set, che si apre con un altro break: il punto decisivo Jannik lo conquista dopo uno spettacolare scambio ravvicinato a rete con De Minaur, che sbaglia la volée di rovescio lasciando strada libera all’azzurro. Nel game successivo, complice un errore di dritto non forzato da fondo campo, è Sinner a dover fronteggiare la prima palla break, puntualmente annullata con una robusta prima di servizio.
I problemi di De Minaur, invece, continuano nel quinto game. L’australiano annulla altre due palle break, la prima con un ace all’incrocio delle righe e la seconda con un dritto vincente. Sinner però continua a martellare da fondo campo fiaccando la difesa di De Minaur: per l’azzurro, il secondo break del secondo set arriva grazie a uno splendido dritto in anticipo su una palla alzata da De Minaur.
I problemi di De Minaur, invece, continuano nel quinto game. L’australiano annulla altre due palle break, la prima con un ace all’incrocio delle righe e la seconda con un dritto vincente. Sinner però continua a martellare da fondo campo fiaccando la difesa di De Minaur: il secondo break del secondo set arriva grazie a uno splendido dritto in anticipo su una palla alzata da De Minaur. Il resto è una formalità per Sinner fino al 6-2 finale che vale un’ipoteca sulla semifinale.
Jannik archivia la pratica
Il calo fisico e mentale di De Minaur è evidente anche in avvio di terzo set. L’australiano prima affonda un rovescio in rete, poi commette tre errori con il dritto e Sinner mette subito la freccia con un altro break, come in avvio del set precedente. Il secondo break che lo porta sul 3-0 fa già scorrere i titoli di coda sul match, letteralmente dominato da Sinner. L’azzurro chiude il set sul 6- e stacca così il pass per la semifinale. Ora lo attende una doppia missione: vendicare la sconfitta di Sonego contro Shelton e centrare la seconda finale di fila all’Happy Slam.
Jannik: “Quando sei giovane recuperi in fretta”
“Oggi sentivo tutto, in giornate come queste un break a inizio set rende tutto un po’ più facile ma lui è un giocatore che lotta sempre alla grande. So che molti di voi erano qui per lui, ma siete stati tutti sportivi e l’atmosfera era straordinaria“, ha detto Sinner elogiando l’avversario e il pubblico della Rod Laver Arena nell’intervista post-gara.
Con De Minaur “ci conosciamo bene, ci siamo affrontati diverse volte lo scorso anno e cerchiamo sempre di prepararci al meglio possibile. Partite come queste possono anche cambiare rapidamente, basta il calo di un attimo. Sono molto soddisfatto della mia prestazione”, ha evidenziato l’azzurro, che ha dimostrato di avere completamente superato il problema fisico accusato contro Rune.
“Ieri giornata molto tranquilla, ho palleggiato 30-40 minuti con i miei allenatori e mi hanno dato un buon ritmo evidentemente. Ma in generale, soprattutto quando sei giovane recuperi molto in fretta. A me piace molto dormire, quindi ho cercato di riposare il più possibile ed essere pronto”. Jannik ha poi rivelato di avere “visto la partita tra Carlos e Novak (Alcaraz e Djokovic, ndr) fino alla fine. Sapevo che potevo dormire un po’ di più oggi. E’ stata una partita straordinaria, peccato che sia arrivata così presto perché dovrebbe essere una partita da semifinale o finale. In questo momento per me è la più grande rivalità nel tennis, con grandissimi scambi”.
Jannik: “Shelton tra i migliori al servizio”
Sinner si è poi soffermato sul prossimo ostacolo Shelton: “Abbiamo giocato partite dure lo scorso anno, è uno di quelli che serve meglio. Spero di riuscire a rispondere il più possibile e di restare concentrato come è successo oggi. Speriamo -ha concluso rivolgendosi al pubblico- che sia una bella partita anche per voi”.
Vagnozzi: “Sinner stava già meglio da ieri”
“Già ieri lo avevamo visto meglio e il meteo ha aiutato. Non faceva caldo come l’altro giorno, ma già sapevamo che aveva recuperato da quel piccolo fastidio e che stava bene. Era un po’ stanco, aveva mal di testa e un po’ di mal di pancia, abbiamo preferito non far riscaldamento e conservare energie, e una volta in campo con il caldo e l’umidità è andato in sovra sforzo e questo ha causato un po’ di nausea, tutto qua”, ha detto Simone Vagnozzi, coach di Sinner.
“Per andare avanti in questi tornei può capitare di avere una giornata no e lui lo sta imparando – ha sottolineato – Impara in fretta, e l’altro giorno ha gestito molto bene tatticamente la partita”. Vagnozzi si è poi soffermato sull’addio di coach Darren Cahill previsto a fine stagione. “Sapete quanto mi trovi bene con Darren – ha evidenziato – Sono dispiaciuto, ma lo capisco bene perché ha fatto questo lavoro davvero per molti anni. Per il momento stiamo pensando a quel che possiamo fare quest’anno e poi tra qualche mese vedremo”.
Per i bookie strada spianata per Sinner
Secondo gli esperti di Snai e Sisal, il bis è ormai cosa certa: vale infatti rispettivamente 1,55 e 1,57 il titolo dell’azzurro, che in semifinale se la vedrà contro l’americano Ben Shelton (a 33 il suo primo Australian Open), già giustiziere di Musetti e Sonego. Con Alcaraz eliminato da Djokovic, è proprio l’ex numero uno il principale rivale di Sinner in quota: il 25esimo titolo dello Slam per il serbo è in lavagna a 4. Chiude il podio a 6 il tedesco Alexander Zverev, a caccia invece del suo primo successo in un Major.
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