Il numero uno al mondo era risultato positivo a quantità minime di clostebol in due controlli
Non è ancora stata scritta la parola fine sul caso doping che vede coinvolto Jannik Sinner. Secondo quando apprende LaPresse, non è ancora scaduto il tempo a disposizione dell’agenzia mondiale antidoping (Wada) per presentare ricorso contro l’assoluzione dell’azzurro, numero 1 del ranking Atp, decisa dall’International Tennis Integrity Agency (Itia) dopo la sua positività a quantità minime di clostebol riscontrata in due controlli a marzo.
La Wada, infatti, ha chiesto ulteriore documentazione all’Itia relativa alla decisione sul caso Sinner. E un comma dell’articolo 13.2 del Codice Antidoping della Wada, il 13.2.3.5, riconosce all’agenzia la possibilità di far decorrere i 21 giorni entro cui poter presentare ricorso dal momento in cui ha ricevuto la documentazione aggiuntiva. Contattato oggi da LaPresse sul caso Sinner, il Tas ha fatto sapere che “al momento in cui scriviamo, il Tribunale arbitrale dello Sport non ha registrato alcun ricorso da parte della Wada in relazione a questa questione. Il Tas non può esprimersi sul termine per presentare ricorso e se sia scaduto o meno. Solo l’organismo che ha emesso la decisione può confermare se la scadenza è trascorsa”. Stando a quanto apprende LaPresse, la Wada ha al momento ancora 10 giorni di tempo per presentare ricorso al Tas. I tempi potrebbero ulteriormente allungarsi qualora la Wada presentasse nuova richiesta di documentazione sul caso.
Itia: “Documentazione su Sinner inviata a Wada scorsa settimana”
La documentazione richiesta dalla Wada sulla vicenda Sinner “è stata inviata la scorsa settimana“. Lo conferma a LaPresse l’Itia, l’ente predisposto ai controlli anti-doping nel tennis. “La Wada ha chiesto la documentazione completa”, spiegano. L’agenzia mondiale antidoping ha chiesto chiarimenti specifici dopo la sentenza? “Non è corretto dirlo. In occasione di ogni udienza ci sono documenti aggiuntivi, come osservazioni, relazioni scientifiche e altre informazioni che vengono prese in considerazione dal panel. Questo – spiegano – è ciò che la Wada richiederà per considerare la propria posizione. Non è che non siano soddisfatti della decisione, è che richiedono tutte le informazioni“.
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