Il numero uno al mondo batte in tre set Taylor Fritz a Flushing Meadows e conquista il secondo Slam della carriera

Il sogno americano di Jannik Sinner assume le sembianze del cemento blu e verde dell’Arthur Ashe Stadium e del luccichio della coppa degli Us Open. Il numero uno al mondo non fa sconti in finale al padrone di casa Taylor Fritz, tramortito in tre set in meno di due ore e mezza. Il giocatore altoatesino diventa il primo italiano a vincere due Slam in una stagione, nonché il primo azzurro a imporsi nel tabellone maschile a Flushing Meadows. La grandezza attuale di Sinner, padrone indiscusso sul cemento, americano o australiano che sia, si manifesta dalla facilità e dalla tranquillità con cui il campione di Sesto Pusteria riesce a fare le cose. Vincere le partite (55 in stagione rispetto alle 5 sconfitte), dominare le finali (6-3, 6-4, 7-5 il punteggio di una sfida senza storia), chiudere il 2024 – manca solo l’aritmetica – in vetta al ranking Atp. I limiti della ‘Volpe rossa’ sono sconosciuti, non lo è invece la sua attitudine al lavoro e il suo self control anche subito dopo aver conquistato l’America.

 

Le dichiarazioni

Questo titolo per me vuol dire tantissimo in un periodo della mia carriera importante e non facile. Il mio team mi ha aiutato e supportato in un momento non facile – ha dichiarato a caldo Sinner, che grazie a questo successo riceve un assegno da oltre tre milioni di dollari – Amo il tennis e mi alleno tantissimo per arrivare a cose come questa, però ho realizzato che fuori dal campo c’è una vita, qualcosa che va oltre il tennis”.

Agli Australian Open la dedica era andata alla famiglia, qui il riferimento è alla zia malata. “È una persona molto importante per me, con lei ho condiviso tantissimi momenti della mia vita – ha proseguito – Il mio pensiero è che la sua salute migliori. Durante questo torneo ho capito quali cose fossero veramente importanti per me”. Più che gli avversari, messi in fila uno dopo l’altro, il giocatore altoatesino è stato bravo e lucido nel mettersi alle spalle il caso della positività non intenzionale al Clostebol, da cui è stato scagionato ma che ha attirato una inevitabile coda di polemiche, che ha portato all’allontanamento immediato di due membri del team, il preparatore Umberto Ferrara e il fisioterapista Giacomo Naldi.

La partita

Sinner parte forte e si porta subito sul 2-0, sorprendendo il rivale già nel game d’apertura, ma Fritz non si scompone e, dopo essersi sbloccato, piazza l’immediato controbreak che vale il 2-2, prima del sorpasso nel turno di servizio. L’azzurro reagisce e nel settimo gioco, dopo un doppio fallo dello statunitense, ottiene due palle break e fa centro già alla prima, portandosi sul 4-3 che abbatte Fritz, che trova poco supporto dal servizio e crolla 6-3. Nel secondo set prevale l’equilibrio, entrambi sono solidi nei turni di battuta, ma quando la palla inizia a pesare maggiormente – nel decimo game – Sinner si procura due palle break (le prime del parziale) che valgono il 6-4. Più ondivago l’andamento del terzo set: nel sesto gioco, avanti 3-2, Sinner si guadagna due palle break, lo Slam sembra a un passo ma in un sussulto d’orgoglio Taylor si salva e nel turno successivo sorprende il numero uno al mondo, strappandogli il servizio che vale il 4-3 e successivamente il 5-3. L’azzurro non perde l’equilibrio fisico e mentale, resta in scia (5-4) e nel game successivo firma il controbreak che vale il 5-5. Fritz non c’è più, al primo match point può iniziare la festa di Sinner.

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