L'Italia di Crowley torna a vincere dopo sette anni di buio fitto

Lacrime di gioia e di felicità profonda. Perchè dopo sette anni di buio fitto, segnato da 36 sconfitte consecutive fatte di illusioni, amarezza e una manciata di brutte figure, la maledizione è rotta. Gli azzurri del rugby tornano a vincere nel Sei nazioni e lo fanno espugnando il Principality Stadium di Cardiff superando per la prima volta nella loro storia il Galles nella tana dei Dragoni. Un successo per 22-21 arrivato al fotofinish e doppiamente storico che ripaga delle frustrazioni degli ultimi anni, provando a respingere al mittente le critiche di chi, ancora una volta, spinge per far uscire l’Italia dal torneo per manifesta inferiorità. Con una prova di cuore e coraggio ma anche di grande solidità tattica, la squadra guidato dal tecnico neozelandese Crowley compie un autentico capolavoro. Lucida, reattiva, agonisticamente cattiva, pulita in attacco e cinica in difesa, gli azzurri condensano con un guizzo tutti gli sforzi all’ultimo minuto con capuozzo, bravissimo a ribellarsi al cronometro ed allo score dopo un match tenuto ad altissimo livello da tutta la squadra dal primo all’ultimo minuto. Il giovane talento di origine francese si inventa un exploit capace di schiantare i difensori gallesi prima di liberare all’interno per Padovani, in meta sotto l’acca. Galles sotto shock, Italia in estasi, e alla fine è meraviglioso il gesto di Adams, che raggiunge Capuozzo e gli consegna il premio di Player of the Match. Un nobile gesto di rispetto. “Questo successo non è il lavoro di una settimana. La confidenza di questo gruppo, che è giovane ma che è anche altrettanto serio, nel progetto cui stiamo lavorando non è mai venuta meno, nemmeno dopo le sconfitte arrivate nel Torneo. Non c’è nulla di casuale nella vittoria di oggi, tutti hanno fatto benissimo il proprio lavoro individuale mettendolo a servizio della squadra, e questo ha finalmente pagato”, ha raccontato a fine gara il giovane capitano azzurro Michele Lamaro. “E’ una vittoria importante per tutto il movimento e per i ragazzi. Siamo un gruppo con un unico obiettivo. Dobbiamo goderci questo momento perché non ce ne sono tanti”, ha aggiunto conspaevole dell’impresa realizzata da un’Italia che resta ultima in classifica ma almeno evita il ‘cucchiaio di legno’ a cui ormai era abituata da cinque edizioni consecutive. “Siamo felicissimi, ed io sono felicissimo per questi ragazzi, che se la sono davvero meritata. Non deve però essere così sorprendente questa vittoria, per quanto ovviamente importantissima: questo gruppo ha lavorato tantissimo e con una dedizione assoluta per tutto il Torneo, e non deve essere solo questo risultato a determinare il giudizio complessivo”, ha spiegato il ct dell’Italrugby, Kieran Crowley, alla sua prima grande soddisfazione della sua gestione. Ora rotto il ghiaccio dopo sette anni scuri, il futuro appare più azzurro.

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