La prima giornata del capitolo finale dell’International Swimming League a Las Vegas: due nuovi record del mondo e uno show di luci e colori nella capitale del divertimento 

Due nuovi record del mondo, uno show di luci e colori nella capitale del divertimento, una classifica corta (con tre squadre racchiuse in 17 punti) che lascia aperto ogni scenario in vista dell’ultima giornata di gare che assegnerà il trofeo a forma di diamante alla vincitrice. La finale dell’International Swimming League prometteva spettacolo e non ha deluso le aspettative. A livello individuale Caeleb Dressel e Daiya Seto hanno incantato Las Vegas realizzando due nuovi primati mondiali rispettivamente nei 50 stile e nei 400 misti. Nella lotta per il titolo invece gli Energy Standard – capitanati da una Sarah Sjostrom che ‘vede’ il premio di Mvp della stagione (le basterà con ogni probabilità arrivare in finale nella skin race) nonostante un Dressel in versione monstre (in gara perfino nei 50 rana e capace di portarsi a 17,5 punti dalla svedese) – si sono confermati il team da battere (sono gli unici ad essersi presentati alla Final Four con un tris di vittorie) e hanno virato in testa al termine del day 1 con 219 punti. Anche se Cali Condors, protagonisti di una partenza sprint con cinque vittorie nei primi cinque eventi, e London Roar, che hanno chiuso in crescendo con la ciliegina del successo nella staffetta 4×100 stile maschile, inseguono da vicino (205,5 punti per gli americani, 202 per gli anglo-australiani) e non sembrano disposti a cedere il passo facilmente. Nella città degli svaghi e degli eccessi poi anche il contorno è stato all’altezza della situazione: nuova presentazione dei team all’ingresso in vasca, più attenzione alla grafica, esaltata dall’enorme maxischermo posizionato alle spalle degli atleti, e alla scenografia, con luci colorate – rosse, blu, gialli e verdi – a delimitare le corsie e identificare più facilmente le quattro squadre finaliste. Un gioco di contrasti e colori reso possibile grazie alla piscina temporanea allestita per l’occasione al Mandalay Bay, impreziosita da un lato in vetro trasparente.

In vasca l'avvio sprint dei Cali Condors, capaci di imporsi nelle prime cinque gare su cinque (saranno nove le vittorie alla fine su 19 eventi totali), non ha scosso gli Energy Standard. Perché se Sjostrom (quarta) ha deluso nei 100 farfalla vinti da Kelsi Dahlia e Dressel ha inflitto la prima sconfitta a Le Clos nella manifestazione sulla stessa distanza, ci ha pensato l'ultimo arrivato Daiya Seto, al debutto nell’Isl proprio in finale, a rimettere presto in carreggiata il team che si allena in Turchia – con tanto di nuovo record del mondo (3'54”81) nei 400 misti – prima del sorpasso arrivato proprio in concomitanza della staffetta 4×100 stile libero femminile, dominata con due squadre piazzate nei primi quattro posti.

I 200 dorso si sono confermati terreno di caccia degli LA Current, che hanno firmato i loro due acuti di giornata con la vittoria di Ryan Murphy, campione olimpico in carica della specialità, e quella meno immaginabile di Kathleen Baker, che ha spezzato la striscia di imbattibilità di Minna Atherton, finora sempre vincente nel dorso e battuta anche nei 50 da Olivia Smoliga. Prosegue invece il percorso netto di Lilly King, che con le affermazioni nei 50 e nei 200 rana è salita a undici vittorie su undici. Per la gioia dei Cali Condors, che hanno trovato un contributo importante in termini di punti – sempre nella rana – anche da parte di Nic Fink, vincitore nei 50 (davanti ad Adam Peaty) e nei 200. Nei 50 stile invece è andato in scena lo show personale di Dressel, top scorer a fine giornata con 52 punti, che non solo ha vinto una gara dal pedigree di una finale olimpica battendo Florent Manaudou e Kyle Chalmers, ma ha firmato anche il nuovo primato mondiale nella distanza (20”24), il secondo di giornata dopo quello di Seto, ‘scippandolo’ proprio al francese. Al femminile invece la sfida a distanza tra Sjostrom e Cate Campbell è stata vinta di un soffio dalla svedese, che l’ha spuntata in rimonta per due centesimi sull'australiana totalizzando alla fine 37 punti.

Nelle ultime gare di giornata hanno messo in fila più di una vittoria anche i London Roar, arrivati in scia ai Condors secondi, grazie alla conferma di Alexander Graham, una sentenza nei 200 stile (quattro su quattro considerando anche la regular season), al successo di Guilherme Guido nei 50 dorso e alla vittoria della staffetta maschile 4×100 stile (McEvoy, Chalmers, Kisil, Scott) nella prova che ha chiuso il programma del day 1. Dato che le statistiche dicono che i britannici tendono ad andare più forte nella seconda giornata, è lecito aspettarsi di tutto nel sabato che assegnerà il primo titolo di campione dell’Isl.

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