Gravissimo l'errore di strategia del box di Maranello, che ha mandato il tedesco e Raikkonen con le gomme intermedie quando la pista era ancora asciutta

E' proprio il caso di dire che piove sul bagnato in casa Ferrari. Un clamoroso errore nella scelta delle gomme nella Q3 costa alla scuderia di Maranello la lotta per la pole position nel Gran Premio del Giappone e probabilmente spegne le ultime residue speranze di tenere in vita la lotta per il Mondiale. E si perché, se la Ferrari sbaglia la Mercedes non perde un colpo: uno straordinario Lewis Hamilton con il tempo di 1:27.760 conquista la sua 80esima pole position in carriera sul difficile circuito di Suzuka e domani partirà come il grande favorito per la gara visto che al suo fianco in prima fila ci sarà il 'fido scudiero' Valtteri Bottas (secondo a 0.299).

Con 50 punti di vantaggio nel campionato, con 5 gare ancora da disputare, Hamilton è ormai sempre più lanciato verso il suo quinto Mondiale come il leggendario Juan Manuel Fangio. "Non ci posso credere di avere ottenuto 80 pole. Mai in un milione di anni ci avrei pensato", ha detto Hamilton che ha vinto cinque delle ultime sei gare. "Quando si tratta di essere sotto pressione e prendere decisioni giuste siamo la migliore squadra del mondo", ha aggiunto il campione inglese rendendo il giusto merito al team Mercedes. "Il team ha lavorato benissimo e ottenuto risultati anche con la pioggia", ha confermato Bottas. Terzo l'olandese Max Verstappen su Red Bull, a 1.297, anche lui soddisfatto: "Ieri non speravo di essere terzo oggi, sono contento di avercela fatta".

In casa Ferrari, Kimi Raikkonen ha chiuso con il quarto tempo a 1.761, Sebastian Vettel è addirittura ottavo a 4.432 grazie alla penalizzazione inflitta al francese della Force India Esteban Ocon.  Gravissimo l'errore di strategia del box di Maranello, che ha fatto uscire Vettel e Raikkonen con le gomme intermedie quando la pista era ancora asciutta. Anche oggi il pilota tedesco ha confermato di non essere a suo agio quando è sotto pressione visto che, una volta rientrato ai box e montato le gomme da asciutto, non è riuscito a completare un giro veloce a causa di una uscita di pista perché nel frattempo aveva iniziato a piovere.

"Abbiamo deciso insieme, non è rilevante chi ha preso la decisione. Io ero d'accordo. E' stata una decisione sbagliata ed è andata così", ha provato a spiegare Vettel quanto accaduto nel concitato finale della Q3. "Ora sembriamo degli idioti ma se avesse piovuto 5 minuti prima le cose sarebbero andate diversamente", ha aggiunto il pilota tedesco. "Sicuramente la tempistica non è stata delle migliori, con il bel tempo staremmo a parlare di un'altra storia", ha aggiunto Raikkonen. Su tutte le furie il Team Principal Maurizio Arrivabene, che ha parlato di "errore grave e inaccettabile". "E' inutile fare processi, è sicuramente successa una cosa che non va bene. Ne abbiamo parlato, abbiamo ragionato e ho invitato tutti a fare certe riflessioni. Domani c'è una gara da fare, bisogna andare in pista con determinazione e serenità", ha aggiunto.

Vettel è stato preceduto così dalla Haas di Romain Grosjean, dalle Toro Rosso di Brendon Hartley e Pierre Gasly. Alle sue spalle l'altra Force India di Sergio Perez e la Sauber di Charles Leclerc a completare la Top Ten. Qualifiche amare anche per Daniel Ricciardo, lasciato a piedi dalla sua Red Bull a causa di un guasto meccanico nella Q2. "E' frustrante, ho avuto una perdita di potenza e non sono riuscito a fare il giro", ha commentato deluso il pilota australiano. Domani la partenza del Gran Premio, che dovrebbe corrersi in condizioni di asciutto, è previsto per le 7.10 ora italiana.
 

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