Achille Polonara alle Iene: “Sono stato in coma, dicevano sarei morto”

Achille Polonara alle Iene: “Sono stato in coma, dicevano sarei morto”
Achille Polonara in una storia Instagram, 25 settembre 2025

Il 16 giugno 2025 al cestista diagnosticata una leucemia mieloide acuta

Martedì 4 novembre, l’Italia del basket – e non solo -si è fermata per seguire con grande partecipazione e commozione il servizio andato in onda su Le Iene, firmato da Nicolò De Devitiis. Il programma ha ripercorso le tappe più difficili e significative della battaglia per la vita di Achille Polonara, cestista della Nazionale e della Dinamo Sassari, al quale lo scorso giugno è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta.


Il racconto di Erika Bufano, moglie di Polonara

“Gli è partito un trombo, il suo cervello è andato in carenza di ossigeno e le possibilità di vita sono molto basse. Io spero che lui si risvegli”. Con queste drammatiche parole alla trasmissione Le Iene, Erika Bufano lo scorso 17 ottobre ha raccontato il momento difficile vissuto dal marito Achille Polonara dopo il trapianto di midollo a cui è stato sottoposto all’ ospedale Sant’Orsola di Bologna per combattere la leucemia mieloide acuta. Dopo dieci giorni, per fortuna Polonara si è finalmente risvegliato e l’inviato delle Iene lo ha atteso fuori dall’ospedale. L’ex azzurro ha infatti ottenuto il permesso di tornare saltuariamente a casa, dove ha potuto riabbracciare le sue figlie. Nel servizio delle Iene viene raccontato tutto il percorso del cestista, prima e dopo il trapianto. Nei giorni successivi all’operazione Polonara le sue condizioni sono andate via via peggiorando, fino al 17 ottobre appunto quando la moglie chiama l’inviato delle Iene e lo avverte che il marito è andato in coma.


“Bisogna sperare che i danni non aumentano”, ha detto Erika Bufano fino a dieci giorni dopo quando è lo stesso Polonara a parlare al telefono. “Mi avevano detto che al 90% sarei morto”, le sue parole. Poi finalmente sabato 1 novembre l’uscita dall’ospedale dopo 10 giorni di coma. “Non ricordo molto, fondamentalmente è come se avessi dormito”, il racconto di Polonara in sedia a rotelle e con una mascherina sul volto con evidenti difficoltà motorie anche agli arti superiori. “E’ stata tosta, ci avevano dati poche speranze. Sentivo le parole di mia moglie vicino a me”, ha raccontato ancora. Quindi le immagini del ritorno a casa e l’abbraccio con i bambini. “E’ successo un miracolo, gli dicevo di non lasciarmi sola e quando lo dicevo lui provava a fare qualcosa”, le parole strozzate dall’emozione della moglie Erika. “Abbiamo ancora tante cose da fare insieme”, ha concluso.

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