Nadia Battocletti ha realizzato il primato italiano dei 3000 metri a Rabat con 8’26″27 (superato il suo 8’30″82 indoor e l’8’35″65 di Roberta Brunet all’aperto) chiudendo seconda in Diamond League alle spalle della keniana Chebet (8’11″56). L’argento olimpico dei 10.000 di Parigi è semplicemente regale, deve lasciare strada soltanto alla due volte campionessa olimpica Beatrice Chebet (Kenya) che firma la seconda prestazione della storia.
Sceglie un avvio cauto, la trentina delle Fiamme Azzurre, quattro ori europei al collo, mentre davanti ‘picchiano’ duro sin da subito (primo chilometro 2’44″47 per la pacer Nanyondo).
Battocletti perde qualche metro dal gruppo già sfilacciato ma poi cambia marcia, comincia a risalire posizione dopo posizione, e si porta al terzo posto poco dopo metà gara. Chebet ormai è lontana, ma l’etiope Ejgayehu Taye no: la mette nel mirino, la riprende, a mille dal termine si forma un tandem che diventa un trio quando rientra pure l’irlandese Sarah Healy. E se lì davanti la regina del fondo mondiale fa fuoco e fiamme riscrivendo il record africano (meglio soltanto il record del mondo della cinese Wang Junxia targato 1993, 8’06″11), nella volata per il secondo posto Battocletti sfoggia tutta la propria abilità.
Serata decisamente favorevole per le ostacoliste azzurre. Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) sale sull’ideale podio dei 400 ostacoli con una prova grintosa, terminata al terzo in 54″74, per incrementare nettamente lo stagionale siglato mercoledì scorso a Savona in 55″46. Per l’azzurra anche la soddisfazione di precedere il bronzo mondiale Rushell Clayton (54″83) che ritroverà il 6 giugno a Roma. Imprendibile l’olandese Femke Bel, a bersaglio con 52″46, seconda l’altra jam Andrenette Knight (53″90).
Piacciono anche le specialiste dei 100 ostacoli, in particolare Giada Carmassi (Esercito) che toglie ben sei centesimi al primato personale, fino a 12″81 (+1.2 il vento) per diventare la terza azzurra della storia: meglio di lei soltanto Luminosa Bogliolo (12″75 nel benedetto 1° agosto 2021) e Veronica Borsi (12″76 nel 2013). Si muove benissimo anche Elena Carraro (Fiamme Gialle): 12″89 a cinque centesimi dal recente personale di Imperia.
Chiudono rispettivamente al quinto e al sesto posto, in una gara che nonostante non mettesse in palio i punti per la finale della Diamond League di Zurigo era comunque popolata da grandi firme: la nigeriana Tobi Amusan 12″45, l’olandese Nadine Visser 12″67. Non la migliore giornata per i pesisti azzurri Leonardo Fabbri (Aeronautica) e Zane Weir (Fiamme Gialle): Leo chiude ottavo con 21,03 alla terza gara in cinque giorni, Zane è undicesimo con 20,11. Entrambi saranno al Golden Gala Pietro Mennea il 6 giugno, come pure lo statunitense Payton Otterdahl (21,97, world lead) e il giamaicano Rajindra Campbell (21,95) che si avvicendano in testa alla gara. Terzo, e a sua volta atteso a Roma, lo statunitense Joe Kovacs (21.52).

