Il fiorettista oro a Rio 2016: "Ora mi dedicherò alla medicina"

Lo schermidore azzurro Daniele Garozzo, oro nel fioretto ai Giochi Olimpici di Rio 2016 e argento a Tokyo 2020, annuncia il suo ritiro dallo sport agonistico a 87 giorni da Parigi 2024 a causa di un problema cardiaco. “È arrivato il momento di annunciare il mio ritiro dall’attività agonistica e sono tante le emozioni che provo. È una decisione scaturita da circostanze al di là del mio controllo, il mio cuore si è ‘infortunato’, ma che accetto con serenità”, ha scritto l’azzurro in un post sul proprio profilo Instagram. A Parigi, Garozzo puntava a un’altra medaglia nell’individuale e una nella prova a squadre. “In tutti questi anni, ho avuto la fortuna di vivere una straordinaria avventura nel mondo dello sport, culminata con la vittoria di un oro ed un argento olimpico. È stato un viaggio fatto di sacrifici, impegno e passione, gioie, soddisfazioni e amicizie che non avrei mai immaginato”, ha spiegato ancora. “Ricordo come fosse ieri quando ho iniziato a praticare questo sport meraviglioso. Se chiudo gli occhi mi vedo ancora nella palestra garage di Acireale a tirare milioni di stoccate contro un manichino, sognando un giorno di vincere le Olimpiadi. Chi mi conosce sa quanto amo la scherma. L’ho amata con instancabile dedizione e con tutto il mio cuore, e l’ho impegnato tanto, ma tutto ciò mi ha portato ai risultati che avevo sognato”, ha aggiunto. 

 
 
 
 
 
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“Ora mi dedicherò a medicina”

“Ora, nel chiudere questo capitolo della mia vita da atleta, sono grato per ogni momento vissuto e per le esperienze che mi hanno reso la persona che sono oggi. Guardando al futuro, già da tempo avevo deciso di dedicare la mia vita professionale alla medicina, oggi con un obiettivo ancor più chiaro: studiare e divulgare le condizioni cardiologiche, spesso misconosciute, che possono affliggere la popolazione sportiva. La mia esperienza personale mi ha mostrato quanto sia importante svolgere un’efficace opera di sensibilizzazione su queste problematiche per garantire una migliore prevenzione e un’ottimale gestione degli atleti di ogni livello. Sono consapevole di essere il ragazzo più fortunato che io conosca. Ho realizzato i miei sogni sportivi, ho viaggiato in tutto il mondo con amici straordinari e ho trovato la mia migliore amica e compagna di vita sulle pedane di scherma. Tanti mi hanno aiutato lungo questo percorso, e vorrei ringraziarli tutti, oggi e come ho sempre fatto in passato. Su tutti il mio Maestro Fabio Galli, che mi ha insegnato prima a diventare un uomo, poi un campione. Anche se sulla pedana tutti vedevano solo me, eravamo sempre in due a tirare e prendere quelle stoccate. Grazie a tutti voi per avermi accompagnato lungo questo meraviglioso percorso. Anche se quello agonistico si conclude qui, sono entusiasta di iniziare il prossimo capitolo della mia vita con lo stesso spirito di dedizione e passione”, ha concluso Garozzo nel suo lungo post. 

Malagò: “Decisione lo onora, ricordo abbraccio a Rio”

“Conosco questa storia, l’ho sempre seguita passo dopo passo, gli sono sempre stato molto vicino. Ci siamo sentiti negli ultimi giorni, venerdì viene da me nel mio ufficio. Garozzo è stato un grande campione, questa scelta obbligata lo onora ma è giusto che adesso pensi al suo futuro da medico. Resta in me il ricordo dell’abbraccio a Rio dopo che lui vinse la medaglia d’oro“. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta a LaPresse l’annuncio di Garozzo. 

Fioravanti: “Ricorda quanto è successo a me”

“Quando sei a pochi mesi dalle Olimpiadi doversi fermare per problemi fisici è sempre complicato. Se poi è anche una questione legata a una problematica del cuore, questo mi riporta alla memoria quello che è successo a me“, ha commentato a LaPresse l’ex nuotatore Domenico Fioravanti. Prima delle Olimpiadi di Atene 2004, a Fioravanti venne diagnosticata una ipertrofia cardiaca che gli impedì di proseguire l’attività agonistica nel nuoto ad appena quattro anni di distanza dal doppio storico oro conquistato ai Giochi di Sydney. “Ti ritrovi dall’oggi al domani impossibilitato a fare quello che ami fare e per il quale vieni retribuito, anche se non siamo professionisti è come se lo fossimo. È un momento delicato e brutto della propria vita, della mia sicuramente lo è stato molto”, ha rimarcato Fioravanti. “Purtroppo in questi casi non esistono consigli da dare – ha aggiunto – deve trovare lui la strada giusta per uscire da questo momento. Io, come penso anche lui, ho sempre avuto la mia famiglia e gli amici intorno che provano ad aiutarti, ma è tutto inutile se non sei pronto tu al cambiamento e a volere andare oltre. Come in altre cose, il tempo è l’unico tuo alleato. Nel mio caso ho superato quel momento con la forza interiore e la voglia di andare oltre”.

Errigo: “Per lui non è stato semplice ma bravo a costruirsi un futuro”

“Sono amica di Daniele, io e mio marito abbiamo vissuto questi giorni a contatto con lui. È un ‘superzio’ dei miei figli. Sono stati giorni molto complicati. Non scegliere il giorno del tuo fine carriera soprattutto per un problema di salute, credo che nessun atleta se lo voglia mai augurare. Per lui sicuramente è stata una bella botta, non è stato semplice“, ha detto a LaPresse la schermitrice Arianna Errigo, portabandiera azzurra insieme a ‘Gimbo’ Tamberi ai Giochi di Parigi 2024 e compagna di nazionale di Garozzo. “Tutta la nazionale gli è stata super vicino, perché Daniele se lo merita, è sempre stato non solo un grande atleta, come i risultati hanno dimostrato, ma una persona speciale per tutti noi. Io poi ho la fortuna, vivendo a Frascati con lui, di vederlo quotidianamente anche al di fuori della pedana”, ha aggiunto. “Lui ha avuto la fortuna e soprattutto la bravura di costruirsi un futuro. Ha un lavoro, è una persona preparata, ha vinto tantissimo. Quindi per quanto questa notizia sia terribile lui sicuramente la prenderà come una sfida per fare ancora meglio il suo lavoro che si è costruito in questi dividendosi tra studio e sport”, ha sottolineato l’olimpionica azzurra. 

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