A vincere i riconoscimenti le aziende Composite Recycling e Greenboats

Promuovere soluzioni sostenibili per il settore della nautica da diporto. È lo scopo del Monaco Smart Yacht Rendezvous. Dopo il successo delle prime tre edizioni del Monaco Smart & Sustainable Marina Rendezvous (appuntamento con la quarta edizione, 22-23 settembre 2024), gli esperti di consulenza monegasca M3 (Monaco Marina Management) continuano la loro ricerca nel settore. “Abbiamo invitato i cantieri insieme a realtà come le startup, che cercano di entrare nel mercato, e scaleup, quindi aziende che hanno già un mercato e dei clienti. Ciò che hanno in comune è qualcosa da offrire per implementare l’innovazione e adattare le nuove tecnologie per proteggere l’ambiente”, afferma Jose Marco Casellini, amministratore delegato di M3. Tra 350 partecipanti, 5 finalisti sono stati selezionati da una giuria di esperti per gli Smart Innovative Yacht Awards. 

Composite Recycling vince in categoria startup

L’azienda svizzera Composite Recycling, nata 3 anni fa e in via di espansione in Europa, ha vinto il premio nella categoria startup. “Fondamentalmente – spiega Guillaume Perben, uno dei confondatori – quello che facciamo è riciclare i materiali compositi usati per costruire le barche e le turbine eoliche dandogli una nuova vita e chiudendo quindi il cerchio. Siamo molto contenti di avere vinto il premio in occasione del Monaco Smart Yacht Rendezvous perché è un riconoscimento del nostro lavoro sul riciclo nel mondo della nautica con l’obiettivo di renderla sempre più sostenibile e meno dannosa per l’ambiente”. 

Greenboats vince in categoria scaleup

Per quanto riguarda le scaleup, a ritirare il premio è stato Loris Schimanski di Greenboats. L’azienda tedesca è specializzata nella costruzione di imbarcazioni e parti in composito di fibra naturale. “Siamo contentissimi e stupiti dopo aver vinto questo premio, che è un segno di riconoscimento del nostro lavoro da parte di giganti del settore. È bello ricevere un’attestazione del fatto che il lavoro fatto non è stato inutile. Negli ultimi anni ci siamo impegnati duramente, specialmente nel settore della ricerca e sviluppo, per riuscire a ottenere fibre che potessero essere paragonabili a quelle di vetro e anzi per ottenerne di ancora più leggere. Questo è il progetto per cui abbiamo vinto il premio: una soluzione basata su pannelli che può essere implementata più facilmente nei grandi cantieri navali per ridurre l’impronta di carbonio”, spiega Schimanski. 

Mike Horn: “Negli ultimi 10-15 anni sviluppo straordinario”

Innovazione e sostenibilità sono gli argomenti trattati dall’esploratore Mike Horn, nel suo intervento dal palco. “Penso che le persone debbano essere più intelligenti prima che gli yacht lo diventino. Negli ultimi 10-15 anni abbiamo assistito a uno sviluppo straordinario in diversi campi della nautica da diporto, abbiamo visto l’edilizia diventare più ecologica e i sistemi di propulsione passare dal motore a combustione all’elettrizzante e ora l’idrogeno arrivare sul mercato e abbiamo anche visto sistemi per gestire l’acqua molto meglio. Se si pensa che uno yacht diventi una casa dove vivere, intrattenere, giocare, divertirsi e lavorare allora gli yacht devono essere pensati in modo diverso rispetto a prima”, sottolinea. Organizzato in collaborazione con la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, l’evento ha riunito esperti di innovazione, architetti e appassionati di nautica da tutto il mondo. Si posiziona come una piattaforma unica che promuove la collaborazione e la scoperta di tecnologie intelligenti e sostenibili che daranno forma al futuro del settore. 

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