In gara 64 velisti under 14 per 16 Paesi: "Evento unico nel suo genere"

Giorni di gara allo Yacht Club de Monaco, dove si sta svolgendo la Monaco Optimist Team Race. “La competizione nasce circa 12 anni fa su un’idea di raggruppare i club con cui abbiamo rapporti di gemellaggio o reciprocità – spiega Paolo Ghione, responsabile area competizione della sezione sportiva dello Yacht Club de Monaco –. E’ un evento unico nel suo genere, una sorta di regata senza frontiera, che si basa soprattutto su valori di coesione e di condivisione. Al centro ci sono i ragazzi e lo scopo è quello di una crescita tecnica. Gli eventi negli anni si sono susseguiti ed è diventato un vero classico per la vela giovanile”. 

A competere sono 64 velisti under 14 per 16 Paesi: Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Malta, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna, Stati Uniti, Uruguay e Monaco. Organizzata dallo Yacht Club de Monaco con il supporto di FxPro, il marchio di abbigliamento tecnico Slam, cantiere Erplast e Peace and Sport, vede alla prova le migliori squadre della categoria. “Il format, che assomiglia molto a quello tradizionale dei campionati del mondo ed europei della classe Optmist, differisce – sottolinea Ghione – per tutte le attività formative e culturali che si svolgono a terra”. Le squadre da quattro membri ciascuna si sfidano con tutti gli altri team nel girone, al termine del quale le migliori accedono ai quarti e poi alle semifinali, prima del gran finale di domenica.   

 L’impegno nei confronti delle nuove generazioni allo Yacht Club de Monaco è portato avanti con costanza e non è circoscritto alle ambizioni sportive: “Le categorie giovanili da noi partono con un progetto della Direzione dell’educazione nazionale monegasca. Iniziamo – evidenzia Ghione – un lungo percorso che parte dalle scuole elementari: tutti i giovani che frequentano la scuola a Monaco vengono ciclicamente al Club, facciamo circa 1.200 corsi all’anno. Questa è l’introduzione culturale al mondo della vela e del mare in generale, la porta di ingresso. Progressivamente poi, attraverso nostri progetti, tramite la scuola vela e l’ingresso nelle squadre sportive, cerchiamo di accompagnare i ragazzi in un percorso di vita. Lo Yacht Club è una vera scuola di vita, un centro di formazione, e li accompagniamo dandogli un portafoglio di opportunità non solo sulla parte agonistica ma sulla vita in generale”. Attenzione particolare è rivolta al tema dell’ambiente, sul quale è da anni impegnata alla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, che è anche presidente del Club. “Noi all’interno abbiamo un centro di formazione, la ‘Belle Classe Academy’, abbiamo rapporti con tante istituzioni monegasche e – specifica Ghione – nella sezione sportiva contribuiamo giornalmente a dare un messaggio di attenzione all’ambiente”. Un impegno che inizia fin da piccoli con i ‘Seadventure Camps’, corsi per scoprire gli sport acquatici ma anche per prendere coscienza dell’ambiente. “Il Club è poi impegnato a trasmettere i propri valori ed esperienza con la certificazione ‘La Belle Classe Destinations’ che si pone l’obiettivo di creare una rete esclusiva di yacht club e porti turistici che rispetti pienamente il fascino e l’individualità di ogni destinazione. I progetti che il Club svolge sono molti e anche all’interno nella Monaco Optimist Team Race parliamo sempre di queste tematiche e svolgiamo tanti workshop anche per i più giovani”, conclude Ghione. Con lo sguardo rivolto al futuro e desideroso di sostenere i giovani atleti ai più alti livelli per portare in alto i colori del Principato, il Dipartimento delle competizioni dello Ycm fornisce supporto attento a molti progetti come quello del kitesurfer monegasco Alexander Ehlen, alla ricerca della qualifica olimpica per i Giochi del 2024. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata