Parla il numero uno di Federvela: "Per il nostro mondo è un grande momento"

Da Auckland è arrivato un formidabile spot per un movimento pronto a regalare ancora emozioni. Una rotta di successo, quella che continua a seguire la vela azzurra, che ha toccato un momento esaltante nel recente trionfo di Luna Rossa nella Prada Cup. L’imbarcazione tricolore, aggiudicandosi la sfida con Ineos Team, si è guadagnata il pass per sfidare Emirates Team New Zealand nella Coppa America. Un’impresa che ha riacceso i riflettori su un movimento che, in fatto di trionfi, tanto ha regalato all’Italia. E che il presidente della Fiv, la Federvela italiana, Francesco Ettorre ha vissuto “nella maniera più felice possibile. E’ stata una cavalcata bellissima, segnata da tanti miglioramenti lungo il percorso, fino alla finale”, spiega a LAPRESSE. “C’è stata una crescita costante di barca e equipaggio. E mi fa piacere – continua – che in tantissimi, come in precedenti occasioni, si siano interessati al nostro sport che non sempre ha un impatto mediatico importante. Per il nostro mondo è un grande momento. Speriamo possa continuare anche a marzo”. E in termini di interesse da parte degli appassionati o dei semplici curiosi “ci sarà senza dubbio una ricaduta. I nostri club – dice Ettorre – sono pronti per accogliere nel periodo estivo tutti quelli che vorranno cimentarsi nel nostro sport”. Alla vigilia della Prada Cup il numero uno della Fiv aveva pronosticato senza indugio il successo di Luna Rossa: “Avevo visto il lavoro che c’è dietro”, spiega. “Nello sport non c’è mai nulla di sicuro, ma ho basato il mio pronostico sulla validità del progetto, portato avanti da uomini e mezzi con una base molto solida alle spalle: tanti atleti che hanno frequentato classi olimpiche, due ottimi timonieri, i migliori progettisti”.

Come l’intero mondo dello sport, anche il settore velistico ha dovuto fare i conti con la drammatica emergenza legata al Covid. Mesi difficili, ma Ettorre intravede all’orizzonte una schiarita: “Credo che adesso ci sia molta più consapevolezza. Tra i nostri club all’inizio c’era paura, incapacità di prevedere come sarebbe andata a finire. Ma tutti hanno reagito molto bene. Noi, come Federazione, li abbiamo sempre supportati. E non abbiamo perso per strada nessuna società: questo è un valore importante, quando si superano crisi come quella del 2020. I club – prosegue – hanno rispecchiato in pieno lo spirito del velista, il sapere di non avere mai tutto ‘pronto’, ma di doversi adattare continuamente alle condizioni, soprattutto quelle avverse. Sono molto fiducioso, nonostante gli strascichi della situazione di emergenza. Nell’anno della massima crisi, il movimento ha realizzato il massimo risultato storico: la vela è stata interpretata come uno sport per famiglie, sicuro, nonostante il periodo drammatico. La Federazione – sottolinea – sarà sempre al fianco delle società”. Riguardo il sostegno della politica al mondo dello sport in questi mesi, Ettorre ha commentato: “Il governo ha fatto un grande sforzo, soprattutto in alcuni ambiti dove non c’erano tutele. Il problema di fondo è che ci sono situazioni che possono essere tamponate nel breve periodo, ma i sostegni nel lungo periodo perdono di efficacia. Si deve trovare il modo di poter ripartire e di farlo in sicurezza”.

Nell’attuale governo Draghi non figura però un ministro dello Sport: “Preoccupati? L’importante è il ruolo. Indubbiamente – dice – siamo stati inizialmente sorpresi che non ci fosse un ministro dello Sport. Ma in questo momento il governo ha dichiaratamente intrapreso la strada del risanamento generale. Anche con un sottosegretario ci sarà attenzione verso lo sport. E comunque il settore si è saputo reggere in autonomia con il lavoro delle federazioni e delle associazioni”. Lo sguardo inevitabilmente corre al grande appuntamento estivo, le Olimpiadi di Tokyo ancora accompagnate da dubbi e incognite per la pandemia: “Credo che si faranno. Saranno certamente dei Giochi particolari rispetto a quelli che eravamo abituati a vivere. Ma il percorso è partito”, continua Ettorre. “I nostri atleti si sapranno adeguare e non cambierà il loro approccio. Vivono quattro anni per il raggiungimento di un obiettivo, quello di raggiungere una medaglia. Cambierà il contorno dei Giochi, non l’aspetto sportivo”. E l’Italvela, all’appuntamento giapponese, “arriva bene”, assicura il presidente federale. “Da qualche giorno abbiamo fatto una prima selezione degli equipaggi di alcune classi. Abbiamo in squadra campioni del mondo ed europei, abbiamo dominato un intero quadriennio e adesso bisogna chiuderlo nel miglior modo possibile. Siamo fiduciosi. Il successo di Luna Rossa, che speriamo possa proseguire, sarà un grande trampolino per il movimento, con tanti italiani – conclude – che seguiranno con passione le gare di vela alle Olimpiadi”.

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