Arriva l'ufficialità dal presidente del Coni: "Stiamo esplorando tutte le possibili soluzioni"

Adesso è ufficiale: le gare di bob, slittino e skeleton delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 non si svolgeranno in Italia ma all’estero. Lo ha annunciato Giovanni Malagò, presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina, in occasione della sessione del Cio in svolgimento a Mumbai, in India. Il progetto iniziale prevedeva il restyling della storica pista ‘Eugenio Monti’ di Cortina d’Ampezzo, costruita 100 anni fa e utilizzata per i Giochi Invernali del 1956.

“Due giorni fa il governo ci ha informato di considerare come opzione migliore e più sostenibile quella di non realizzare lo Sliding Center a Cortina e di spostare le gare in una venue già esistente e funzionante“, ha dichiarato Malagò ai delegati presenti. “Di conseguenza, Milano-Cortina 2026 deve individuare un’altra sede fuori dall’Italia. Stiamo già lavorando per esplorare tutte le possibili soluzioni e le alternative insieme al Cio e alle Federazioni Internazionali, prima di sottoporre la scelta al nostro board per per l’approvazione definitiva”. “A tal proposito – conclude il presidente del Coni – è importante ricordare che una decisione come questa avrà un impatto sull’operazione e conseguenze sul budget del comitato organizzatore”. 

Il sindaco di Milano Sala: “Capisco soluzione alternativa per pista di bob”

“Capisco che sia una decisione giusta trovare un’alternativa, perché obiettivamente non è contemporaneo spendere così tanti soldi per un’opera che non verrà utilizzata”. Lo ha detto Beppe Sala, sindaco di Milano, commentando l’annuncio del presidente del Coni, Giovanni Malagó, di non realizzare la pista da bob a Cortina d’Ampezzo, per le Olimpiadi invernali del 2026, ospitate a Milano e a Cortina, in Veneto. “Se fosse realizzata a Saint Moritz a noi andrebbe molto bene come sistema – ha affermato, a margine della inaugurazione dell’anno accademico della Università degli studi di Milano – perché farebbe risparmiare e credo che, tenendo aperta la Forcola, si possa avere un villaggio olimpico a Livigno unico. Questo vuol dire avere molto risparmio”. 

 

Avs: “Sventato rischio di nuove devastazioni e sprechi”

“L’annuncio di Giovanni Malagò era atteso, non ci sono le condizioni per garantire le gare di bob se non a costi ambientali ed economici altissimi. Avevamo chiesto al Governo, con un nostro ordine del giorno sottoscritto alla unanimità dalla Camera, una soluzione alternativa alla pista di Cortina proprio perché speravano in scelte più ragionevoli, mentre il ministro Salvini ha continuato a sostenere, con la sua consueta leggerezza, che si dovesse costruite la pista proprio a Cortina: se ne dovrà fare una ragione, fosse per lui cementificherebbe l’ultimo cm quadrato verde rimasto libero”. Lo dichiarano Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, e Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, i quali aggiungono: “Questa vicenda dimostra che avevamo ragione nel dire che la pista a Cortina era uno spreco di denaro pubblico ad altissimo impatto ambientale, per questo siamo stati attaccati ma oggi le nostre ragioni sono vincenti”. 

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