Un logo semplice, di purezza e stile, che porta nel nome speranza, fiducia e ottimismo. L’Olimpiade invernale di Milano-Cortina 2026 si aprirà al mondo nel segno di ‘Futura’, simbolo scelto, per la prima volta nella storia dei Giochi, dalle persone e dagli appassionati di sport con una votazione popolare online. Emblema color ghiaccio con i numeri 2 e 6 a rappresentare le piste da sci, ‘Futura’ ha vinto con il 75% dei consensi la concorrenza di ‘Dado’, logo più colorato con il 26 verde e rosso e un fiocco di neve in cima. I due simboli erano stato presentati sul palco di Sanremo lo scorso 6 marzo dagli ‘ambassador’ Federica Pellegrini e Alberto Tomba e hanno ricevuto 871.566 voti validi provenienti dall’Italia e da altre 168 nazioni, con una partecipazione dall’estero intorno al 10%. “I gesti più semplici e naturali possono cambiare il mondo. Nello sport e nella vita le grandi vittorie si conquistano giorno per giorno, gesto dopo gesto. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono un’occasione unica per lasciare un segno leggero e bellissimo. Milano Cortina 2026: il futuro è una vittoria di tutti”, è il modo in cui il logo vincitore è stato svelato al Salone d’Onore del Coni in collegamento con la sede milanese di Milano-Cortina, alla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò e del sottosegretario dello sport, Valentina Vezzali.
“Abbiamo diverse partenze e questa è una di quelle simbolicamente fondamentali”, sono state le parole di Malagò nel commentare il logo che ha definito “apripista per le nuove generazioni”. E’ inevitabile il suo viaggio a ritroso ricordando la giornata del 25 giugno del 2019 che sancì la vittoria della candidatura italiana. “Ringrazio tutte le persone che ci hanno permesso di arrivare qui. Faccio fatica a chiamarlo emblema. So cosa c’è alle spalle, so da dove siamo partiti. Un sogno che è passato da un altro progetto di una Olimpiade estiva. Ricordo il logo che ci ha accompagnato in questi anni disegnato su un tovagliolo di un ristorante. Questi emblemi sono la storia dell’ingegno, della passione e della tenacia, il più grande progetto del Paese e di tutti quanti noi e di chi ha voluto questa olimpiade”, ha spiegato il numero dello sport italiano. Per la Vezzali, al suo primo impegno ufficiale al Coni nel ruolo di sottosegretario dello sport, i Giochi del 2026 lasceranno un segno nella storia non solo delle Olimpiadi ma anche nel Paese. “Ogni Olimpiade è contraddistinta da un logo, ogni logo rappresenta più di un simbolo, apre la porta ai ricordi. Questo momento rappresenta più di una inaugurazione, questo è un momento storico, quello che ieri non c’era oggi c’è. Un riconoscimento per una Olimpiade che sono certa sarà memorabile, epica e anche italiana. Una leva per la rinascita dell’Italia”, ha commentato l’ex campionessa olimpica alle prese con diverse problematiche a partire anche dalle infrastrutture. “Su questo punto il sottosegretario avrà un compito estremamente importante. Siamo ancora in attesa per l’agenzia delle infrastrutture che avrà in carico questo gravoso compito e i tempi sono abbastanza stretti. Dobbiamo correre per fare tutto quello che ci aspetta in questi prossimi anni”, è l’appello lanciato dall’amministratore delegato del Comitato organizzatore di Milano-Cortina 2026, Vincenzo Novari. La strada è lunga, mancano cinque anni ai Giochi. Ma il futuro è oggi. E parte da un logo che vuole essere una finestra sul mondo. Lo stesso che avranno anche le Paralimpiadi: identico simbolo ma che al bianco della neve preferisce i colori dell’aurora boreale che nel 2003 colorò il cielo di Cortina.

