Contro la decisione l'Araf, la Federazione di atletica leggera della Russia, potrebbe fare ricorso
La Federazione atletica russa ha confermato di essere stata sospesa dalla Iaaf, la Federazione Internazionale di atletica. L'organo di governo mondiale dell'atletica – riporta l'agenzia di stampa Tass – ha deciso di confermare la squalifica per doping di tutti gli atleti russi. Alla Federazione, resta ancora la speranza di gareggiare alle Olimpiadi di Rio nel caso il Cio concederà l'esenzione nella riunione della prossima settimana. Contro la decisione l'Araf, la Federazione di atletica leggera della Russia, potrebbe fare ricorso.
Il Consiglio della Iaaf si è riunito a Vienna per decidere se revocare il divieto dopo aver sentito dall'apposita 'task force' che significativi problemi di doping sussistono ancora in Russia. La sospensione era stata imposta a novembre ed ampliata nel mese di marzo. L'iniziale squalifica era stata decisa dopo che un rapporto stilato da una commissione indipendente della Wada, l'agenzia antidoping mondiale, aveva rivelato l'esistenza in Russia del doping di stato. Lo scorso mercoledì la Wada ha pubblicato un altro rapporto schiacciante sulla situazione del doping in Russia, che ha rivelato 52 nuovi test antidoping positivi e vicende di tentativi straordinari per evitare, ostacolare o intimidire gli addetti ai test.
La Iaaf aveva fissato la votazione per giugno in modo che, nel caso la squalifica fosse stata revocata, gli atleti russi potessero avere una ragionevole possibilità di raggiungere gli standard di qualificazione olimpici prima della scadenza dell'11 luglio. Al presidente del Cio Thomas Bach era stato chiesto se il Comitato, nel vertice del 21 giugno, sarebbe disposto ad annullare il divieto della Iaaf e permettere agli atleti russi di andare a Rio. "Non posso fare supposizioni", ha detto. "Nell'incontro intendiamo proteggere gli atleti puliti e garantire la parità di condizioni per tutti gli atleti che partecipano a Rio", ha detto.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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