Botta e risposta tra la candidata del M5s a Roma e il presidente del Coni

 "Le affermazioni di Virginia Raggi sono umilianti, offensive e incomprensibili". E' la risposta del presidente del Coni Giovanni Malagò alle parole del candidato sindaco al comune di Roma Virginia Raggi. Ieri l'esponente del Movimento 5 Stelle aveva detto che 'con il debito che ha la capitale pensare a ospitare le Olimpiadi del 2024 è criminale'. "Sono rimasto molto sorpreso in negativo dalle sue dichiarazioni – ha argomentanto il numero uno dello sport italiano parlando a margine del convegno 'La rigenerazione degli stadi di calcio e degli impianti sportivi: la possibile via italiana' a Roma – Dire oggi una cosa del genere, dare del criminale a chi parla delle Olimpiadi si commenta da solo. Mi auguro che chiarisca e smentisca perché il mondo dello sport ha il diritto di parlare della candidatura a ospitare le Olimpiadi". Dichiarazioni che collidono con quelle che la Raggi aveva fatto dopo il colloquio con Malagò avvenuto nelle scorse settimane, come sottolineato dallo stesso presidete del Coni. "Con la Raggi ci siamo confrontati per due ore pochi giorni fa – ricorda – e abbiamo concordato un comunicato che potete leggere, nel quale ha scritto di non essere prevenuta e non avere pregiudizi. Credo che quello fosse un atteggiamento giusto. Oggi dire una cosa del genere penso invece sia un boomerang per lei perché il mondo dello sport non può accettare questo discorso del criminale".

 

 Parlando al convegno Malagò ha poi lanciato un appello ai giovani presenti in sala. "Partire con un preconcetto sul tema delle Olimpiadi è una follia, ribellatevi – ha detto – Con che faccia io posso dire a mia figlia che ha 28 anni, vive all'estero ma vuole rientrare in Italia, che qualcuno pensa che, a prescindere dal progetto, parlare delle Olimpiadi sia criminale e bisogna pensare prima all'ordinario? Ma l'ordinario è a prescindere. Che discorso è? L'ordinario è la buca, ma in 7 anni si riuscirà a sistemarla no?  Noi dobbiamo dare una visione ai nostri figli. Sempre".
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata