Il destino dei due tecnici è legato a doppio filo. E Max...
I safaristi del mercato adesso possono sbizzarrirsi. Perché se è vero che il Chelsea si è fatto avanti con Massimiliano Allegri, dopo che nei giorni scorsi la panchina della squadra di Roman Abramovich era stata consegnata idealmente ad Antonio Conte, le prossime settimane saranno caratterizzate da supposizioni e castelli, ipotesi ed elucubrazioni. Del resto, sembra scontato che l'attuale ct lasci la conduzione della Nazionale al termine dell'Europeo; come sembra verosimile che Allegri – specialmente se dovesse conquistare il secondo scudetto di fila – possa accarezzare l'idea di una esperienza all'estero, segnatamente in Premier divorziando dalla Juventus. Quindi?
Quindi, per le dinamiche un po' perverse del mercato, il passaggio di testimone diventa – in teorie – automatico: Allegri si trasferisce armi e bagagli a Londra, Conte si riappropria del posto di lavoro abbandonato traumaticamente nel luglio del 2014. Però esiste un però. Infatti, a prescindere dalle scelte che compirà Allegri, il processo di ricostruzione dei rapporti tra l'attuale commissario tecnico e la società bianconera non è ancora completato. Negli ultimi tempi c'è stato un riavvicinamento, specialmente con l'amministratore delegato Beppe Marotta, ma di qui a ipotizzare un secondo matrimonio ne passa ancora. Anche perché Conte, che sta frequentando un corso di inglese proprio a Londra, è molto tentato da un'avventura professionale in terra straniera, in particolare in Inghilterra. E il Chelsea sembra essere cucito addosso per le sue ambizioni.
La prossima puntata? Magari domani, quando Allegri presenterà in conferenza stampa la partita di Frosinone. Vuoi che una domanda sul futuro non ci scappi?
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