Roma, 6 gen. (LaPresse) – La Lazio non va oltre lo 0-0 all’Olimpico contro il Carpi e inizia il 2016 non certo nel migliore dei modi: risultato giusto con gli emiliani che portano a casa un punto prezioso in chiave salvezza. Passo indietro, invece, per i biancocelesti rispetto alla vittoria di San Siro con cui avevano chiuso il 2015. In classifica la Lazio perde ancora terreno dalle prime, la rincorsa ad un posto in Europa si fa sempre più complicato.

Pioli privo di Biglia schiera Onazi in mediana, in avanti il tridente è quello formato da Candreva, Matri e Felipe Anderson. Castori schiera invece il Carpi con il 5-3-2, in avanti Pasciuti, Mbakogu e Di Gaudio. Brutto primo tempo all’Olimpico, con la Lazio che non riesce a trovare spazi nell’attenta difesa carpigiana nonostante un netto predominio nel possesso palla. Annullato per fuorigioco un gol a Candreva, ma per il resto la Lazio si rende pericolosa solo da fuori area. Biancocelesti più volte fischiati dai propri tifosi, in particolare Felipe Anderson. L’occasione più clamorosa è così quella del Carpi al 10′, quando Di Gaudio con un destro a giro dal manda la palla di un soffio a lato.

In avvio di ripresa, Pioli toglie il deludente Felipe Anderson e inserisce Keita. La squadra di casa continua nel suo sterile forcing, mentre il Carpi è sempre pronto a ripartire in contropiede. E’ così che intorno al quarto d’ora Zaccardo entra in area tutto solo dalla destra ma calcia centrale fra le braccia di Berisha. Pioli prova a dare una scossa inserendo Klose per Kataldi, con il modulo che diventa un 4-4-2 con Keita e Candreva esterni e Matri a far coppia con il tedesco davanti. Entra poi anche Djordjevic per l’assalto finale, ma il fortino del Carpi non crolla. Inutili gli ultimi tentativi biancocelesti: prima con Candreva, poi con Konko e infine con Klose. In pieno recupero è anzi il Carpi a sfiorare il colpaccio con un sinistro di Lasagna deviato in angolo da Beirsha. Lazio che esce fra i fischi dell’Olimpico.

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