Roma, 8 dic. (LaPresse) – “Il campionato estero dove mi sarei visto meglio? In Spagna, senza dubbio”. Lo dice Francesco Totti, attaccante e bandiera della Roma, in una lunga intervista rilasciata al sito del club giallorosso. Ma la scelta della Liga, chiarisce, non riguarda il corteggiamento avuto in passato dal Real Madrid: “No, il mio stile di gioco è molto simile a quello spagnolo: più tecnico che fisico, se paragonato alla Premier e alla Serie A”, spiega. “Rispetto all’Inghilterra, la Spagna pende più verso il calcio giocato: c’è più divertimento. Te lo dimostrano anche quando ci vai da avversario: se fai un bel gioco o un bel gesto tecnico ti battono le mani”.

Tra le tante soddisfazioni vissute in carriera, l’applauso del Bernabeu: “Sì, fu una sensazione fantastica”. Ripercorrendo la sua lunga carriera, il ‘Pupone’ ricorda tra le figure che lo hanno ispirato Giannini, “era un modello per me. Ora, però, non posso dire di rivedermi in lui: siamo due tipologie di giocatori diversi e anche il tipo di calcio è cambiato. Mi piaceva come giocava, come si muoveva. Era il Capitano, un idolo: lo vedevo con altri occhi”. A Totti viene chiesto quale sia stata la partita dove pensa di aver giocato meglio: “Credo sia Roma-Juve 4-0, con Cassano azzeccammo quasi ogni passaggio. C’è n’è un’altra in cui mi riuscì tutto. Roma-Empoli, sul neutro di Palermo. Due gol, uno di testa e uno in pallonetto, di interno, a superare il portiere. Giocai davvero bene”.

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