Roma, 1 dic. (LaPresse) – “Ognuno di noi sul lavoro ha un bonus: sotto il profilo della comunicazione, del frullatore mediatico e della pubblica opinione, il bonus di Tavecchio è stato ampiamente esaurito. Ma io non solo non sono un giudice, ma non voglio nemmeno giudicare il lavoro degli altri. Mi limito a dire che, nella sostanza, il suo ruolo è condizionato da alcune sue dichiarazioni chiaramente indifendibili. Detto questo con evidente franchezza, dico anche che nella sostanza del suo operato e nella gestione della Federazione apprezzo il suo lavoro e soprattutto alcune riforme che sta portando avanti”. Lo dice il presidente del Coni Giovanni Malagò in un’intervista al settimanale ‘Oggi’, da domani in edicola.

Sul sindaco di Roma, dice: “Non mi candiderò, ma ho ricevuto l’invito da entrambi gli schieramenti”. E sui possibili candidati afferma: “Posso solo dire che Alfio Marchini lo conosco da ragazzo e che la Meloni è una persona che stimo“. A chiunque verrà eletto consiglia di “fare una squadra di molte persone, ma tutte categoricamente non segnalate o raccomandate dal mondo politico” e di occuparsi “del decoro urbano. Dalla A alla Z”. “Se il mio amico e maestro Giovanni Agnelli sarebbe orgoglioso di me?Penso proprio di sì. E sarebbe anche molto divertito perché, se fosse ancora in vita, potrebbe ascoltare aneddoti e storie che non posso raccontare pubblicamente – conclude – Gianni era una persona molto curiosa e non l’avrei di certo deluso. Mi manca moltissimo”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata