Roma, 9 nov. (LaPresse) – Ieri “ho visto una grande squadra, la Fiorentina. Una squadra sicura, con un’autostima impressionante, ha preso in mano la partita contro una Sampdoria forte, che non aveva perso in casa. Ha dominato letteralmente la partita, ha vinto bene, da squadra”. Marcello Lippi elogia così la squadra viola, vittoriosa ieri sera nel posticipo di Marassi. Dall’ex ct, intervenuto nella trasmissione ‘Non è un paese per giovani’ su Radiodue, parole di elogio per Bernardeschi, “mi è piaciuto tantissimo, ha una grande grinta. Se è l’anno della Fiorentina? È l’anno di chi gioca bene ed è forte, non c’è una squadra che prendeva il volo dopo poche domeniche come nelle scorse stagioni. Fiorentina, Roma, Napoli, Inter, ognuno ha il suo modo di fare risultato”.

“L’Inter – ha proseguito Lippi – ha una difesa fortissima e le basi della difesa in Italia sono determinanti per le vittorie. Sousa? Quando l’ho incontrato, simpaticamente gli ho ricordato il centrocampo 1995-96 della Juventus, Deschamps-Conte-Sousa: uno fa il ct della Francia, uno il ct dell’Italia, uno allena la Fiorentina”. Guardando il calcio estero, il tecnico ha commentato la crisi del Chelsea: “Nella vita non si può vincere tutti gli anni. Mourinho? La cosa importante è il giudizio dei calciatori e tutti i suoi calciatori ne parlano bene. Lui riesce a stabilire un rapporto molto forte, molto schietto. E questa è una cosa determinante per vincere”, ha aggiunto.

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