Città del Messico (Messico), 1 nov. (LaPresse) – Anche in Messico sfrecciano le Frecce d’Argento. I festeggiamenti per la conquista del titolo Mondiale di Lewis Hamilton non hanno, evidentemente, saziato la fame di vittorie della Mercedes, autentica dominatrice anche nel terz’ultimo atto stagionale. A Città del Messico è Nico Rosberg a salire sul gradino più alto del podio dopo una gara condotta in testa sin dall’inizio. Unico a provare a contrastarlo è il compagno di squadra Hamilton, che chiude secondo e permette alla scuderia tedesca di ottenere la doppietta di una stagione semplicemente strepitosa.

Nel giorno del trionfo Mercedes, la Ferrari si lecca le ferite. Il Cavallino deve incassare un doppio ritiro: sia Kimi Raikkonen che Sebastian Vettel sono costretti ad abbandonare la gara anzitempo. Per il tedesco, doppia beffa visto che si vede scavalcato al secondo posto in classifica dal connazionale Rosberg. Il finlandese completa un weekend da incubo dopo i problemi riscontrati sin dalle libere. Prima della gara Raikkonen subiva una nuova penalizzazione per il cambio del motore, il sesto stagionale, dopo essere stato retrocesso in 18/a posizione causa la sostituzione del cambio nelle qualifiche. Il nuovo motore a combustione interna, montato, insieme ad un nuovo turbocompressore, portava ad una nuova sanzione per ‘Iceman’: -30 posizioni ed ultima fila.

La cronaca. Al via ottimo spunto di Rosberg che riesce a mantenere la prima posizione davanti ad Hamilton. Subito in salita la gara di Vettel: dopo un contatto con la Red Bull di Ricciardo, foratura per la Ferrari del tedesco, scattato dal terzo posto. L’ex Red Bull è costretto al rientro ai box per il cambio gomme e rientra in coda al gruppo. Non fa ormai più notizia il ritiro di Alonso, subito fuori al primo giro per un guasto meccanico. Mentre Vettel è chiamato alla super rimonta, Rosberg spinge per aumentare il divario su Hamilton. Alle spalle del duo Mercedes, le Red Bull di Kvyat e Ricciardo non sembrano tenere il passo. Vettel riesce ad arrivare all’11/a posizione dopo il sorpasso su Button ma rovina tutto finendo in testacoda all’ingresso della curva 7: un errore che lo fa scivolare al 16° posto.

Le difficoltà della Ferrari sono confermate dal ritiro di Raikkonen: il finlandese, impegnato nel suo piano di rimonta, ai arrende a causa della rottura della sospensione posteriore destra, seguita al contatto con la Williams del connazionale Valtteri Bottas su Williams. Uno scontro che segue quello già andato in scena a Sochi. Ben altra musica in casa Mercedes, con le due Frecce d’Argento che fanno gara a sé. La giornata nera delle Rosse invece si completa al 52° giro, con l’uscita di pista di Vettel che perde il controllo in curva 7 e va ad infrangersi contro le barriere. Era dal Gp di Australia 2006 che non si registrava un doppio ritiro per il Cavallino. Si rende necessario l’ingresso in pista della safety car per la rimozione della Rossa, ma le gerarchie in pista non cambiano nemmeno dopo la sua uscita: Rosberg comanda davanti ad Hamilton, Bottas, Kvyat e Ricciardo. E l’ordine non cambierà più fino alla fine.

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