Genova, 31 lug. (LaPresse) – Alla squadra “dirò che non è la mia Samp. Che sono dei campioni, ma ora ce lo devono dimostrare. Basta seghe, devono giocare a pallone!”. Massimo Ferrero, presidente dei blucerchiati, si è sfogato così dopo la pesante sconfitta (0-4) contro il Vojvodina nell’andata del terzo turno preliminare di Europa League. “C’è poco da commentare. Abbiamo perso una partita meritatamente, non siamo mai entrati in gioco. Mai”, le parole del patron ai microfoni dell’emittente ligure ‘Primocanale’. “Loro hanno meritato. Ieri hanno vinto in due: il Vojvodina e i tifosi della Samp. Abbiamo i tifosi più belli, più attaccati ai colori d’Italia. Se dopo il 3-0 stavano ancora lì a cantare, non ci sono parole”.
Ma da cambiare, ha sottolineato Ferrero, non c’è “niente. Non è la prima volta che una squadra che va nei preliminari perde. Hanno perso pure le grande squadre. Ma c’è un motivo: fino a che non ci adeguiamo agli altri campionati europei, può capitare che arrivino queste partite sbagliate. Noi ieri non abbiamo perso, di più. L’altra squadra aveva 7 partite nelle gambe. Ma non sono giustificazioni: sono rimasto male”. “Se sono arrabbiato? Sono deluso, è diverso”, ha chiarito il presidente che non vuole parlare di possibili arrivi in attacco: “Sempre la stessa domanda. Questa domanda è come la mia squadra di ieri: vuota”. Poi ha aggiunto: “La squadra, se ha bisogno di innesti, li farò. Sono qui per vincere. E voglio che questi ragazzi cambino mentalità. Ieri l’unico nemico, vero, della Sampdoria è stata la Sampdoria”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata