Plateau de Beille (Francia), 16 lug. (LaPresse) – Più forte del freddo, della pioggia e della grandine. Joaquim Purito Rodriguez si aggiudica la 12/a tappa del Tour de France, la Lannemezan-Plateau de Beille di 195 km e festeggia davanti ai proprio tifosi giunti in massa a fare il tifo per lui. “E’ stato incredibile oggi. Ho visto tutta la mia famiglia e i miei amici mentre mi avvicinavo al traguardo. Per me è stato come correre in casa: abito a 50 chilometri da qui”, ha detto lo spagnolo della Katusha dopo aver tagliato il traguardo. Ormai uscito dai giochi di classifica, Rodriguez si è tolto la soddisfazione di vincere la sua seconda tappa in questa edizione del Tour dopo quella nella prima settimana sul muro di Huy. Per lo spagnolo è il terzo successo in carriera alla Grand Boucle.
Per quanto riguarda la classifica generale, tutto è rimasto invariato con Chris Froome che conserva la maglia gialla e vede sempre più vicina la vittoria del suo secondo Tour de France. “Anche oggi mi hanno aiutato i miei compagni. E’ stata una bella tappa con questo cambiamento del tempo”, ha detto Froome”. Grazie all’ottimo lavoro di Richie Porte e Geraint Thomas, l’inglese ha controllato la corsa sulle prime tre salite quando nessuno dal gruppo dei big ha osato attaccare. La bagarre si è scatenata sull’ultima ascesa verso Plateau de Beille, una salita di 15.8 km con pendenza media del 7.9% e punte del 9,5% fino ai 1780 metri di quota. Ci hanno provato tutti, da Contador a Valverde, fino a Quintana ma Froome non ha sofferto e tenuto il passo senza grossi problemi anzi provando a sua volta nel finale un affondo. Si è finalmente rivisto un Vincenzo Nibali protagonista, l’azzurro ha provato anche lui ad attaccare sull’ultima salita ed è stato l’unico che per un tratto è riuscito a creare un piccolo vuoto dal gruppo maglia gialla. Alla fine Nibali è arrivato con i migliori recuperando comunque una posizione in classifica generale ai danni dell’olandese Bauke Mollema.
La tappa odierna ha vissuto un momento toccante quando a 140 km dal traguardo circa, i corridori sono passati davanti alla stele in ricordo di Fabio Casartelli. Molti i mazzi di fiori ai piedi del monumento a 20 anni di distanza dal tragico incidente che 20 anni fa ha portato via l’ex campione Olimpico di Barcellona. Dopo il caldo torrido dei giorni scorsi, oggi i corridori hanno dovuto affrontare freddo e pioggia per un cambio repentino di condizioni. A movimentare la corsa una fuga iniziale di 22 corridori che il gruppo maglia gialla ha lasciato andare senza problemi. Sulla salita di Porte de Lers, la penultima della giornata, restano in tre al comando: Kwiatkowski (Etixx), Preidler (Giant) e Van Marcke (LottoNL). Con l’inizio dell’ultima ascesa è il campione del Mondo polacco a rompere gli indugi e ad allungare da solo. Alle spalle, però, ninizia la rimonta di Rodriguez. Purito aggancia Kwiatkowski ai 7km e sferra l’attacco decisivo volando leggero sulle ultime rampe fino a tagliare il traguardo da solo a braccia alzate davanti al danese della Astana Jakob Fulsang a 1’13” e al francese Romain Bardet della AG2R La Mondiale a 1’48”. Domani la carovana del Tour saluta i Pirenei con la 13/a tappa da Muret a Rodez di 198.5 km, con un percorso insidioso e perfetto per una fuga da lontano.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata