Catania, 29 giu. (LaPresse) – Prime sviluppi dell’inchiesta della Procura di Catania che ha travolto i vertici del club etneo, accusati di aver ‘comprato’ alcune partite nello scorso campionato di Serie B. Il procuratore Giovanni Salvi, raggiunto da LaPresse, ha confermato che nel corso dell’interrogatorio il presidente del Catania Antonino Pulvirenti “ha ammesso di avere comprato le cinque partite al centro dell’inchiesta a partire da Varese-Catania”.

Secondo gli inquirenti di Catania le cinque partite considerate ‘alterate‘ nello scorso campionato di Serie B sono Varese-Catania 0-3, Catania- Trapani 4-1, Latina-Catania 1-2, Catania-Ternana 2-0 e Catania-Livorno 1-1. Si tratta di partite giocate tra aprile e maggio. La Procura indaga anche su Catania-Avellino, terminata 1-0 per i siciliani.

“Secondo Pulvirenti il costo di ogni partita comprata è stato di 100mila euro“. Così il procuratore Giovanni Salvi nel corso di un incontro con la stampa dopo l’interrogatorio da parte dell’ormai ex presidente del Catania Antonino Pulvirenti. “Tutti gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, meno Cosentino e Puvlrenti”, ha aggiunto il magistrato. “Cosentino ha fornito elementi a giustificazione delle accuse a suo carico che valuteremo nei prossimi giorni. Pulvirenti, nel lungo interrogatorio, ha ammesso che le partite sono state oggetto di acquisto. Vi è stata una compravendita”. “Ora proseguiremo negli accertamenti su come si sia verificato. Pulvirenti ha invece negato di aver scommesso sulle partite, ma di averlo fatto solo per salvare il Catania”, ha concluso Salvi.

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