Roma, 21 mag. (LaPresse) – “Il calcio è socialità ed è una componente determinante nel sistema italiano non lo si può sempre offendere per fatti che non ci competono”. Lo dice il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, nel corso del suo intervento al convegno ‘Nutrizione è Salute’ in corso a Fiumicino. “Abbiamo monitorato sempre le scommesse e la Lega Pro ha sempre segnalato a chi di dovere”, aggiunge.
“Non sono tornato da Mangaratiba perché volevo fare il presidente federale. L’ultimo mio problema era fare il presidente federale, avete voluto mettere qui uno inadeguato? Bene adesso vedremo l’adeguatezza e l’inadeguatezza del sistema e poi ci conteremo un’altra volta”, prosegue Tavecchio, parlando nel corso del convegno ‘Sport è Nutrizione’ a Fiumicino. Un’apertura ad una sua candidatura ad un secondo mandato dopo il termine dell’attuale.
“Non si può stare sotto bombardamento tutti i giorni – aggiunge – l’elmetto non serve più contano solo le parole me lo tolgo l’elmetto, parlo poi vedremo cosa imputare al sistema che devo difendere obtorto collo”. “Il calcio genera 6 miliardi di euro nel sistema, e milioni di persone – argomenta – voi pensate che i nostri 10 milioni sono scevri dei problemi di un Paese di 60 milioni? La delinquenza che sta nei 60 milioni forzatamente sta anche nei 10, non può non starci è un fatto aritmetico”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata