Roma, 20 apr. (LaPresse) – “Se voglio tornare in Italia? Ci ho pensato molto prima di uscire ed obiettivamente all’estero mi sto trovando molto bene. Non posso dire che non rientrerei, ma l’esperienza estera è molto soddisfacente”. Lo dice il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, ai microfoni di Radio Anch’io Sport.
Qualcuno lo vorrebbe in futuro sulla panchina di una nazionale, in primis quella italiana: “Per ora ho piacere a rapportarmi tutti i giorni sul campo con i calciatori – spiega – e poi con Conte l’Italia è in ottime mani”. Ipotizzando invece un possibile ritorno nel nostro calcio c’è chi vorrebbe addirittura lui, gloria milanista, sulla panchina dell’Inter: “Mi risulta complicato pensarlo – dice sorridendo – sono fedele al mio passato senza nulla togliere all’Inter di cui ero tifoso da bambino”. Le porte invece non si chiudono davanti all’ipotesi Roma: “Se un giorno allenerò i giallorossi? Tutto può succedere, anche che smetto”, conclude Ancelotti.
“Che i giocatori siano ostaggio di tifosi senza cervello non se ne po più”, dice ancora Ancelotti, ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ commentando gli ultimi fatti di cronaca violenta legata al calcio come la devastazione dello stadio di Varese che ha costretto il posticipo della gara di Serie B contro l’Avellino e l’incursione degli ultras del Cagliari nel ritiro della squadra il giorno precedente alla partita contro il Napoli.
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