Torino, 13 apr. (LaPresse/PA) – La famiglia di Jules Bianchi sta affrontando una “tortura quotidiana” con il figlio pilota di Formula 1 prosegue nel suo recupero dalle lesioni al cervello subite dopo l’incidente nel Gran Premio del Giappone. Il pilota transalpinto è in coma da sei mesi dopo lo schianto con la sua Marussia nel circuito di Suzuka.
In una intervista al quotidiano francese Nice-Matin, Philippe Bianchi ha detto che le condizioni del figlio 25enne sono stabili e che la famiglia continua a soffrire al suo fianco nell’attesa che possa riacquistare coscienza. “Penso che questo tipo di incidente sconvolge più di una morte effettiva. Il dolore è infinito, una tortura quotidiana”, ha dichiarato il padre.
“Ogni giorno Jules corre una maratona. Tutti i suoi organi stanno funzionando senza assistenza. Ma, per ora, rimane privo di conoscenza”, ha dichiarato ancora. “Dal punto di vista medico, le sue condizioni sono stabili. L’unica cosa che possiamo dire è che sta combattendo ferocemente come ha sempre fatto, prima e dopo l’incidente”, ha dichiarato ancora.
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