Berlino (Germania), 25 mar. (LaPresse) – Una sentenza che rischia di travolgere il mondo del calcio. Protagonista Heinz Muller, 36enne portiere che dopo cinque anni con la maglia del Mainz lo scorso giugno non si è visto rinnovare il contratto dal club di Bundesliga. Il giocatore non si è arreso, ha portato la società in tribunale e questo gli ha dato ragione. Secondo il giudice del lavoro Ruth Lippa, gli sportivi sono da considerare lavoratori come tutti gli altri e pertanto, dopo due anni di lavoro, hanno diritto ad un contratto a tempo indeterminato. Una sentenza che potrebbe causare effetti rivoluzionari come accadde con il celebre ‘caso Bosman’.

“Rischiamo di pagare fino alla pensione una cinquantina di giocatori”, ha commentato il presidente del Mainz Harald Strutz alla ‘Bild’, annunciando ovviamente ricorso. “Non si possono fare confronti con lo sport professionistico, un atleta ha un tempo limitato per fare il loro lavoro. Anche perché i calciatori guadagnano molto più soldi rispetto ai dipendenti regolari”, ha spiegato il legale del club Christoph Schickhardt giudicando il verdetto “intollerabile”. “Semplicemente, sono state applicate le leggi che si applicano in Germania e in Europa”, ha detto l’avvocato di Muller, Horst Kletke.

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