Roma, 12 feb. (LaPresse) – “Io non ho fatto nessuna apertura, queste decisioni non sono di competenza del presidente”. Il numero uno della Figc Carlo Tavecchio in un’intervista a Radio 24 nel corso del programma ‘Tutti Convocati’ ha smentito di aver aperto alla possibilità di passare al sorteggio arbitrale a partire dalle prossime stagioni. “Mi sono limitato a dire che l’Aia è uno dei cardini del sistema sportivo italiano e che le richieste presentate saranno valutate nelle sedi opportune – ha evidenziato – Questo è quanto, non capisco tutto il resto. Si discuterà in Consiglio Federale se questa sarà un’ipotesi che andrà a regime. Ovviamente terremo conto del parere determinante dell’Aia”. Per il presidente della Figc il sistema migliore “potrebbe essere quello dove ci sia un controllo ponderato attraverso un ricambio continui dei soggetti decisionali – ha spiegato Tavecchio – Le parole di Nicchi? Non riesco a vedere cosa c’entra la polemica dell’11 agosto con Albertini. Io sono il presidente federale e basta. L’Aia da questa presidenza ha ottenuto cose che non ha ottenuto in 50 anni”.
Una battuta anche sul futuro di Antonio Conte. “Mi ha dichiarato che non ha avuto nessuna richiesta da chicchessia e non ha fatto nessuna iniziativa per lasciare la nazionale. Resterà in Nazionale e onorerà il suo contratto fino al 2016 – ha assicurato Tavecchio – L’indagine di Cremona sul calcioscommmesse? “Ho letto la Costituzione italiana che prevede che il soggetto può essere sanzionato solo dopo l’ultimo grado di giudizio. E noi la rispetteremo”.
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