Bolzano, 22 dic. (LaPresse/AP) – L’ex campione olimpico di marcia Alex Schwazer ha patteggiato una condanna ad otto mesi di reclusione con la condizionale per il caso di doping che lo ha visto protagonista prima dei Giochi di Londra 2012. L’ex atleta altoatesino dovrà pagare anche una multa di 6.000 euro. Il campione dela 50 km a Perchino era risultato positivo per l’uso di Epo prima delle Olimpiadi londinesi, pratica da lui ammessa e che gli è costata una squalifica di tre anni e mezzo da parte del Coni. L’obiettivo di Schwazer è ora quello di competere ai Giochi di Rio 2016, visto che la squalifica scadrà nel gennaio 2016. Tuttavia, il Coni sta ancora indagando e potrebbe estendere la squalifica facendo sfumare di fatto le sperande di gareggiare in Brasile.
Il doping in Italia è anche un reato penale e il procuratore di Bolzano Guido Rispoli nella sua accusa ha voluto dimostrare come gli allenatori e i medici sapevano che Schwazer faceva uso di doping forse fin dai tempi di Pechino. “Schwazer vuole diventare un portavoce della lotta al doping per impedire che altri bambini faciano il suo errore”, ha detto l’avvocato dell’atleta, Gerhard Brandstatter. “Alex ha già voltato pagina. Ora siamo in attesa di chiudere il caso con le autorità sportive”, ha aggiunto il legale di Schwazer.
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