Mosca (Russia), 25 nov. (LaPresse) – “La premessa è che per me quella situazione lì non doveva esistere. Perché al 92° e 50 secondi abbiamo la palla noi e non può esistere. Poi quello che succede dopo è che ci abbassiamo troppo. E se pensate che io sia stato poco reattivo o altro, non potevo far altro che prendere gol e stare zitto. Mi sarebbe venuta voglia di protestare per il fuorigioco, ma era troppo grande l’amarezza”. Così il portiere della Roma Morgan De Sanctis ha commentato l’azione che ha portato al gol del pareggio del Cska Mosca proprio nell’ultimo minuto di gioco della sfida valida per il quinto turno della fase a gironi di Champions League. “E’ chiaro che, per come è stata gestita la partita e per come è arrivato il loro gol, è evidente che il rammarico è tantissimo – ha proseguito l’estremo difensore ai microfoni di Sky Sport – Vorrà dire che ci giocheremo questa qualificazione fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Un peccato grandissimo quello di non aver vinto perché, per quello che si è visto sul campo, l’avremmo meritato. Anche se poi il CSKA in alcune circostanze è stato bravo a crederci fino in fondo, a tenere il pallino del gioco, però noi abbiamo avuto le occasioni per chiudere la partita e non l’abbiamo fatto”. De Sanctis guarda già alla sfida dell’ultima giornata con i Citizens. “Peccato comunque di non aver vinto una partita che ci avrebbe messo in una condizione favorevolissima, forse anche di festeggiare questa sera. Ci rimbocchiamo le maniche e andiamo convinti fra due settimane di poter fare risultato pieno con il City, che matematicamente ci consentirebbe di passare il girone”, ha concluso il portiere della Roma.
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