San Paolo (Brasile), 6 nov. (LaPresse) – Adriano si difende dall’accusa di avere legami con un narcotrafficante. I fatti si riferiscono al 2007, quando l’attaccante, ex di Inter, Fiorentina, Parma e Roma, comprò una motocicletta e, secondo la procura di Rio de Janeiro, “permise che altri la potessero usare con l’intento di servirsene per effettuare traffico di droga”. La proprietà del veicolo, secondo la ricostruzione, passò dall’ex ‘Imperatore’ alla madre di Paulo Rogerio de Souza Paz, narcotrafficante amico di Adriano. L’attaccante, in trattative per tornare in campo con Le Havre, squadra della seconda divisione francese, ha affidato agli avvocati una nota in cui si definisce una “vittima”. I legali chiariscono che la moto “è stata venduta da una terza persona senza l’autorizzazione nè il consenso” di Adriano ed è stata “effettuata con una firma falsa”. Per i legali, il ritiro del passaporto ad Adriano “viola il suo diritto costituzionale al lavoro”.
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