Oslo (Norvegia), 8 set. (LaPresse) – “Io sono qui per unire e non per dividere, se vogliamo fare qualcosa di importante è l’unione che fa la forza e non la divisione”. Così si è espresso il ct della nazionale italiana Antonio Conte in conferenza stampa a proposito della polemica a distanza con la Juventus legata al rientro dell’infortunato Giorgio Chiellini. “E’ capitato questo episodio, in maniera molto serena, ci servirà da esperienza per perfezionare ed essere migliori nella gestione sia da parte nostra che da parte della Juventus – ha aggiunto l’ex tecnico bianconero – C’è stato un fraintendimento, finisce lì”. In merito alla vicenda legata al presenzialismo del presidente Claudio Lotito, Conte ha evidenziato che “mi è stato spiegato che in qualità di consigliere federale lui ha tutto il diritto di venire in nazionale, finché non mi dà fastidio a livello calcistico va benissimo”, ha ironizzato il commissario tecnico azzurro. Tornando sul caso Chiellini, Conte ha aggiunto che “da parte mia ci sarà sempre un passo avanti nei confronti delle società e degli allenatori, è giusto che ci sia un grande spirito di collaborazione se vogliamo riportare la nazionale ai livelli che merita – ha sottolineato – Noi abbiamo davvero bisogno di tutti, siamo sulla stessa barca, bisogna ritrovare un’unità di intenti fatta di rispetto reciproco e comprensione, poi possono capitare i fraintendimenti, l’importante è la voglia di venirsi incontro l’un l’altro”.

L’emozione sicuramente è tanta anche se giovedì scorso con l’esordio ci siamo portati un po’ avanti. Da parte mia c’è grande gioia e felicità nell’essere qui, è la prima gara e abbiamo voglia di far bene”, ha sottolineato Conte presentando la sfida di domani. “I ragazzi si sono allenati bene in questi otto giorni, mi aspetto una grande prestazione – ha aggiunto – Spero di vedere una squadra che abbia entusiasmo, voglia di giocare a calcio, di vincere e di riportare l’orgoglio in campo a prescindere da chi giocherà”. L’ex allenatore della Juventus ha messo in guardia gli azzurri in vista della partita di domani. “La Norvegia è una squadra ostica, abbiamo visto la partita con l’Inghilterra ma anche quelle precedenti, è partita con due attaccanti vicini, adesso hanno preferito infoltire di più la mediana, è una squadra molto corta e attenta alla fase difensiva, hanno avuto buone occasioni per portare a casa la vittoria a Wembley. E’ una squadra da prendere con le molle, non ci aspettiamo niente di facile, è una squadra con buoni elementi e una buona organizzazione di gioco. Metteremo in campo agonismo, intensità e voglia di vincere, dovremo fare grande attenzione”. Sulla formazione che scenderà in campo domani Conte non si sbilancia limitandosi a dire che “Buffon rientra in porta” ma aggiungendo come l’undici titolare “penso che l’abbiate capito”. Rispetto a guidare una squadra di club, l’ex allenatore della Juventus ha ammesso come “mi abbia facilitato avere giocatori che hanno giocato con me, in più devo dire che ho trovato molta apertura da parte di tutti quanti a livello calcistico – ha spiegato – la differenza è che in nove giorni devi fare un lavoro che di solito si fa in un mese”. Conte rifiuta l’etichetta di ‘sergente di ferro’ di cui si è parlato in questi primi giorni da ct. “Io sono una persona che cerca di far rispettare le regole e di far lavorare i giocatori nel modo più sereno possibile – ha evidenziato – Se questo porta ad essere diverso dagli altri comincio a preoccuparmi io. Penso che il rispetto delle regole, la serietà sul lavoro siano alla base di qualsiasi successo in qualsiasi campo. Mi sembra di fare quelli che facevano i miei allenatori, da Mazzone a Fascetti a Trapattoni”.

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