Roma, 31 ago. (LaPresse) – “Non ci sono preclusioni in nazionale, è inevitabile che chi arriva deve meritare di rimanerci, altrimenti non avrò pietà per nessuno. Meglio perderne uno o due e conquistarne 25 piuttosto che perderli tutti”. Lo ha detto il ct dell’Italia Antonio Conte, intervistato dal Tg1, in merito alle prime convocazioni azzurre per il test contro l’Olanda e la gara con la Norvegia, valida per le qualificazione agli Europei. “Solo il talento – ha aggiunto l’ex allenatore juventino – non ha mai fatto vincere a meno che non ti chiami Maradona o Messi”.

“Mi piace, in concomitanza dell’evento, che ci siano poche distrazioni, che il calciatore sia concentrato e pensi poco ad altre cose che siano Twitter, giochini elettronici, a volte anche la risata in più. Ci sono momenti e momenti. Ho fatto il calciatore: ci sono momenti in cui ti diverti e momenti in cui sai che ti devi concentrare e devi essere sul pezzo”. Così Conte, a proposito di come vuole che i suoi giocatori si preparino agli incontri in maglia azzurra.

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