Roma, 11 ago. (LaPresse) – “Tavecchio ha dimostrato che contano più i fatti delle parole. Io non sono stato regista di nulla, ho sostenuto l’attuazione di un programma che è stato condiviso all’unanimità dalla Lega e recepito dalle altre leghe. Con coerenza lo ha portato avanti fino ad oggi e i fatti ci hanno dato ragione”. Lo dice il presidente della Lazio, Claudio Lotito, dopo l’elezione di Carlo Tavecchio a numero uno della Figc. “Io suo tutor? Queste sono invenzioni – aggiunge – Tavecchio non ha bisogno di tutele. E’ una persona che è nelle condizioni di poter decidere autononamente, il suo curriculum parla da solo ed ha dimostrato con infatti cosa è capace di fare. La Lega Dilettanti l’ha trasformata e resa competitiva. Ritengo che possa fare cose importanti ancfhe in Figc”.

Lotito parla poi del discorso relativo al prossimo commissario tecnico della società: “E’ un problema che verrà risolto la prossima settimana – dice – è stato eletto adesso dategli tempo di fare una scelta. Il presidente della Lazio smentisce poi un litigio con il patron della Juventus Andrea Agnelli: “Non c’è stato nessun litigio né nulla, c’è un rapporto di rispetto e considerazione – dice – c’è un rapporto di rispetto e considerazione. C’è stata condivisione sul programma non sulla persona. Il risultato elettorale ha premiato Tavecchio ed all’interno di un’associazione ci sono posizioni di maggioranza e minoranza. Chi è in minoranza deve farsene una ragione. Ma non devono esserci vincitori o vinti. Da lunedì in poi – aggiunge Lotito – deve esserci compartecipazione a un progetto di cambiamento che penso sia quello che vogliono tutti”.

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