Roma, 7 ago. (LaPresse) – “Proporrò la nomina di un consigliere delegato a favorire l’integrazione. Spero sia un atleta, possibilmente un calciatore”. Lo ha detto Carlo Tavecchio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e candidato alla presidenza della Figc, rispondendo alle accuse di razzismo dopo la ‘gaffe’ sui calciatori extracomunitari. “Mi sono sempre occupato di integrazione – ha aggiunto in un’intervista al Tg1 – Grazie a un mio provvedimento ho permesso a migliaia di giovani extracomunitari residenti in Italia di poter giocare a calcio”.

“Io sostenuto da Lotito e Galliani? Non mi risulta, i poteri forti in questo momento sono contro di me”, ha evidenziato Tavecchio. “I miei poteri forti sono il calcio di base, i giovani e il volontariato”, ha aggiunto il numero uno della Lnd, che si è soffermato sul movimento femminile dopo che in un’intervista a ‘Report’ aveva definito le donne nel calcio “handicappate”. “Nessuno più di me ha aiutato il calcio femminile – ha spiegato Tavecchio – Ho proposto alle squadre di Serie A di avere una squadra femminile, il calcio come il paese senza le donne non cresce”. In chiusura, il candidato alla presidenza federale ha aggiunto che il ‘pallone’ italiano “ha bisogno di un grande rinnovamento che passa attraverso i giovani e la riforma dei campionati. Bisogna riportare il calcio al centro del nostro sistema”, ha concluso.

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