Roma, 31 lug. (LaPresse) – “Si sa che la Serbia ha cinque-sei giocatori che hanno già esperienza in Champions League o in nazionale maggiore. Però oggi le cose sono cambiate, noi siamo cresciuti rispetto a un anno fa, li stiamo raggiungendo”. A poco più di un mese dal doppio appuntamento cruciale contro Serbia e Cipro, valido per le qualificazioni agli Europei di categoria, il commissario tecnico della nazionale Under 21 Luigi Di Biagio traccia il punto della situazione. “Io cerco di trasmettere qualcosa del mio modo di pensare il calcio, fare sempre gol e non pensare a gestire la partita: la disponibilità dei ragazzi in Nazionale è tanta che i risultati si stanno vedendo, ma c’è comunque molto da fare ancora”, dice l’ex centrocampista in un’intervista a ‘Vivo Azzurro’. “Adesso – prosegue – avremo un’amichevole contro la Romania che ci servirà per dare continuità alle nostre prestazioni e ai nostri risultati. Ho sempre pensato che, nonostante il girone fosse complicato, potessimo farcela. Ora sta a noi dimostrare di essere in grado di battere la Serbia”.
I prossimi convocati saranno annunciati da Di Biagio il 7 agosto per l’amichevole di Ploiesti del 13: “C’è uno studio di anni con questi ragazzi”, chiarisce il ct. “Sono da cinque anni in Federazione, li conosco bene e sto cercando di puntare su un gruppo di 35-40 calciatori. Oggi fortunatamente sono in difficoltà per scegliere quelli da convocare o gli undici da mandare in campo. I convocati saranno scelti indipendentemente dal minutaggio o da quello che stanno facendo in ritiro, ma sulla base delle mie idee. C’è un criterio ben definito che sto portando avanti”. “Dal punto di vista dei portieri siamo a posto, perché ho la possibilità di scegliere tra Bardi, Perin, Leali, Cragno, Di Gennaro e Scuffet che sta venendo fuori in maniera incredibile”, prosegue Di Biagio dichiarandosi “soddisfatto perché tutti stanno raggiungendo la massima serie e si stanno affermando. E’ molto importante per noi. Sentendo anche gli allenatori quotidianamente, puntano molto su questi ragazzi, di questo sono veramente molto contento”. Il nuovo Cagliari targato Zeman secondo Di Biagio “potrebbe essere sicuramente una mano in più, perché negli anni in cui ha allenato Foggia, Pescara e Roma tra Under 20 e Under 21 sono arrivati almeno dieci giocatori. Questo la dice lunga sul suo modo di lavorare e di puntare sui giovani. E’ un motivo in più per noi per seguire il Cagliari”. Il ct commenta quindi le scelte riguardanti alcuni azzurrini in tema calciomercato, come Scuffet, che ha deciso di restare a Udine, o Berardi e Sturaro, lasciati dalla Juventus a maturare un’altra stagione al Sassuolo e al Genoa: “Sono scelte da persone grandi, che capiscono che andando in un altro club rischierebbero magari di non giocare, invece così hanno più possibilità di affermarsi. Io sono contento di questo, perché i ragazzi migliorano soprattutto se giocano”.
Quindi, un appello pro-giovani alle squadre di club: “Bisogna avere il coraggio di schierarli. In Italia ai giovani non viene data l’opportunità di sbagliare, all’estero non succede questo. C’è un investimento, se c’è un programma nei confronti di un giovane viene portato avanti nonostante sbagli alcune partite. In Italia purtroppo non c’è il coraggio, magari dopo un pareggio e una sconfitta, di rimettere in campo un giovane”. Interpellato sul quale, tra gli azzurrini, possa essere il nuovo Di Biagio, l’ex centrocampista risponde: “Viviano e Sturaro sono abbastanza simili a me per il modo di giocare, poi c’è anche Crisetig che è molto più tecnico e ha geometrie e sagacia tattica molto vicine a me”.
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