Torino, 5 lug. (LaPresse) – “Neymar ha riportato un’iperflessione laterale, che ha creato una frattura del processo trasverso. Nell’ambito dei traumi non è tra i più gravi, è un traumatismo minore. Questo perché non implica una destabilizzazione della colonna vertebrale e la stabilità”. Ad analizzare l’infortunio dell’attaccante del Brasile colpito alla schiena da una ginocchiata di Zuniga nel match contro la Colombia, è il dottor Franco Benech, consulente neurochirurgico della Juventus e docente presso l’Università di Torino. Lo specialista ha operato, quattro anni fa, Gianluigi Buffon per la rimozione dell’ernia discale e l’allora difensore della squadra bianconera Leandro Rinaudo.

“La frattura di Neymar è minima”, spiega l’esperto a LaPresse. “Dal punto di vista meccanico il giocatore potrebbe scendere in campo anche domani. Certo, occorre valutare la componente psicologica del giocatore. La condizione è legata al sintomo del dolore, che in questo caso è di tipo muscolare. Solitamente in casi come questo si attendono 15-20 giorni”. “Parlo in base a quanto ho letto e senza aver visto le cartelle, naturalmente” chiarisce Benech secondo cui “tutte le procedure mediche seguite dallo staff sanitario brasiliano sono state corrette” e l’attaccante della Selecao “potrebbe allenarsi già nelle prossime ore, ovviamente con un tipo di lavoro differenziato ed indossando un adeguato ‘bustino'”. In ogni caso, assicura lo specialista, “la certezza è che l’infortunio non comprometterà la carriera di Neymar. Possibilità dell’impiego in campo dell’attaccante in un’eventuale finale? Diciamo che un euro lo potrei scommettere”, conclude.

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