Roma, 2 giu. (LaPresse) – Roma capitale del basket giovanile europeo con ‘Basket Whithout Borders’ il camp organizzato da Fiba ed Nba ed al quale prendono parte 50 ragazzi classe 1997 provenienti da 25 paesi europei e ritenuti fra i più interessanti prospetti. Con loro anche 20 giovani ragazze italiane. Nell’inedito ruolo di insegnanti alcuni campioni della Nba come il centro Al Horford (Atlanta Hawks), il playmaker Brandon Knight (Milwaukee Bucks) e sopratutto gli italiani Andrea Bargnani, Danilo Gallinari e Gigi Datome, che raggiungerà stasera il gruppo di lavoro radunato presso l’impianto sportivo della società Stella Azzurra fino al 5 giugno.

Con loro anche il Ct della nazionale italiana, Simone Pianigiani: “È sempre un piacere vedere giocatori Nba a contatto con i giovani, è un grosso merito aver creato questo legame tra atleti di primissimo livello e ragazzi che sognano di ripercorrere la strada tracciata dai loro idoli”, dice il commissario tecnico degli Azzurri. “Da allenatore – aggiunge – è un enorme soddisfazione constatare che qui c’è il meglio delle giovani generazioni del basket di tante nazioni. Tra l’altro ci sono anche alcuni ragazzi italiani che si sono già tolti qualche soddisfazione”.

Molto felice Andrea Bargnani, romano doc: “Sono emozionato perché questa è la mia città e perchè questa è stata la mia società da ragazzo – spiega – A 1a anni ho partecipato a Basketball without Borders a Treviso ed è stata un’esperienza incredibile. Spero che i ragazzi qui si divertano e prendano l’ ‘incazzatura’ giusta per lavorare tutti i giorni e arrivare dove siamo arrivati noi”. A fare gli onori di casa l’assessore allo sport del comune di Roma, Luca Pancalli: “Quello di Fiba ed Nba è un esempio di lungimiranza di come il mondo del basket sappia guardare lontano”, le sue parole. E chissà che fra i tanti ragazzi impegnati a Roma non sia nascosta qualche stella del futuro.

Assente, più che giustificato, Marco Belinelli, impegnato nella finali Nba con i suoi San Antonio Spurs contro i campioni in carica dei Miami Heat: “Sono molto contento per lui è arrivato dove nessun italiano è riuscito ad approdare”, dice Bargnani. “Mi fa davvero piacere – gli fa eco Gallinari – Ha giocato una grande stagione e nel sistema di San Antonio si trova bene. Speriamo possa giocare qualche minuto in più in finale. L’ho sentito e tiferò per lui. Ha la possibilità di vincere un titolo il sogno di tutti i giocatori”.

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