Trieste, 1 giu. (LaPresse) – Si chiude l’edizione 2014 del Giro d’Italia. In programma la 21/a ed ultima tappa, 172 km con partenza da Gemona ed arrivo a Trieste, dove nella sua storia la corsa rosa ha già visto per due volte il gran finale (1966, con trionfo di Gianni Motta e 1973, dove ad essere incoronato è il ‘Cannibale’ Merckx). In pratica, una lunga passerella verso il traguardo, dove verrà incoronato il vincitore. La festa sarà tutta per Nairo Quintana, capitano della Movistar, e per la Colombia che centra la doppietta con il secondo posto di Rigoberto Uran (Omega Pharma Quick Step).
L’Italia può consolarsi con il bellissimo ‘bronzo’ di Fabio Aru (Astana). Il percorso si presenta lineare e sempre in leggera discesa. Si attraversano Cividale del Friuli, Redipuglia, Miramare per poi arrivare a Trieste. Qui, i corridori dovranno effettuare otto giri di circuito cittadino di 7,2 km: il tutto in velocità, ma c’è una breve ascesa nella parte centrale. Quindi, l’arrivo in piazza Unità d’Italia, dove i velocisti si contenderanno l’ultima volata dell’anno. Favorito d’obbligo, il francese Nacer Bouhanni, a caccia del poker. L’Italia ripone le sue speranze in Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani.
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