Coverciano (Firenze), 29 mag. (LaPresse) – A pochi giorni dalla partenza per il Brasile, Marcello Lippi si è presentato questa mattina a Coverciano per fare l’in bocca al lupo a Cesare Prandelli e agli Azzurri. Una visita molto gradita quella dell’ex Ct Campione del Mondo, che si è intrattenuto a parlare con Prandelli a bordo campo ricevendo gli applausi dei tifosi presenti sulla tribuna del Centro Tecnico Federale. Prosegue intanto la preparazione della Nazionale, che anche oggi sarà impegnata in una doppia seduta di allenamento e che nel pomeriggio di domani partirà alla volta di Londra, dove sabato al ‘Craven Cottage’ (calcio d’inizio alle 20.45 italiane) affronterà in amichevole la Repubblica D’Irlanda.
“Il profilo psicologico ha un’importanza enorme, c’è molta somiglianza tra questo gruppo ed il mio, quello che ha fatto bene in Germania e anche prima del Sudafrica. Ci sono molte analogie, e l’augurio è che ci sia quel pizzico di fortuna che ci vuole in un Mondiale”. Così si è espresso Marcello Lippi, alla guida della nazionale italiana nel Mondiale 2006 e in quello del 2010, a margine della sua visita a Coverciano. “Prima di tutto serve che non si facciano male giocatori importanti, poi che arrivino tutti al massimo della condizione in quel momento e infine quel pizzico di fortuna nel sorteggio degli accoppiamenti. Se trovi Australia o Ucraina non è come incontrare Brasile o Argentina – ha aggiunto l’allenatore di Viareggio ripercorrendo il cammino dell’Italia nel Mondiale in Germania – Dopo bisogna essere molto bravi, la nostra bravura fu la semifinale con la Germania. La stanza che ricrea il clima di Manaus? E’ come la Cina, lì dentro c’erano 31 gradi con il 90% di umidità, in Cina ce ne sono 38 con la stessa percentuale di umidità”.
A chi chiede una battuta su Giuseppe Rossi, tagliato all’epoca del Mondiale 2010, Lippi ha ammesso che “tifo per tutti, in particolare per lui. E’ stato l’unica volta in cui mi sono pentito di qualcosa, per la sua classe, bravura e genialità”. L’attuale tecnico del Guanzhou ha confermato le parole di Buffon, che ha parlato di una nazionale affidabile. “L’essenza del calcio è rappresentata dal Brasile, hanno vinto 5 mondiali, uno in più dell’Italia e di cui uno in finale ai rigori con noi – ha sottolineato – Significa che ci sono squadre che quando vanno al Mondiale ci vanno per fare bella figura e vincerlo. L’Italia è una di quelle”. A proposito del debutto con l’Inghilterra, Lippi ha sottolineato che “è sempre una partita difficile psicologicamente, c’è grande tensione e concentrazione da parte di tutti. Secondo me l’Italia è più forte e ha più armi dell’Inghilterra”. “Ho fatto il tifo perché rimanesse e faccio il tifo perché faccia come Ferguson”, ha aggiunto Lippi ammettendo di essere felice che Antonio Conte sia rimasto alla guida del club di Corso Galileo Ferraris. “Lui rappresenta la juventinità, poi sono i tifosi che devono capire che non si può vincere tutti gli anni – ha aggiunto – nel frattempo ci deve essere una crescita internazionale”. Riguardo la probabile nomina di Filippo Inzaghi sulla panchina del Milan, il tecnico del Guangzhou ha sottolineato che “se riuscirà a trasmettere ai suoi giocatori tutto quello che ha sempre avuto in corpo e in testa sarà di certo un allenatore di successo”. Lippi ha anche elogiato il lavoro di Simeone all’Atletico Madrid. “E’ stato strepitoso, il più bravo di tutti – ha evidenziato – E’ cresciuto in Italia come tecnico e filosofia calcistica”.
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