Torino, 4 mag. (LaPresse) – Il navarro e l’argentino, una coppia straniera per i campioni d’Italia. Tanto fondamentali nel terzo scudetto consecutivo della Juventus quanto ignorati dalla rispettive nazionali, seppure per motivi diversi, Fernando Llorente e Carlos Tevez hanno fatto la differenza nella straordinaria cavalcata dei bianconeri nell’annata 2013/14. Se l’ex giocatore del Manchester City ha dimostrato fin da subito di poter essere un uomo importante, andando a segno nel 4-1 sulla Lazio nella Supercoppa Italiana e risolvendo la sfida con la Sampdoria alla prima di campionato, l’ex centravanti dell’Athletic Bilbao, arrivato a parametro zero, ha impiegato più tempo per entrare nei meccanismi tattici di Conte, ma una volta sbloccatosi, alla quarta giornata con l’Hellas Verona, di fatto è diventato titolare inamovibile nell’undici della Juve. L’altro artefice della splendida annata bianconera risponde al nome e al cognome di Antonio Conte. L’ex allenatore del Siena è riuscito a motivare una rosa che già aveva conquistato due scudetti di fila spingendosi oltre ogni limite e ottenendo il terzo tricolore, che mancava in bacheca dagli anni ’30, per lo più realizzando numeri da record: i piemontesi infatti hanno ancora la possibilità, a tre giornate dalla fine, di superare il record di punti in Serie A che attualmente appartiene all’Inter (97 punti).
Rispetto alle prime due stagioni, quest’anno qualcosa è cambiato nella gestione di Conte: l’allenatore salentino finora aveva quasi sempre ruotato i suoi centravanti, facendo le sue scelte a seconda di chi stava meglio. Quest’annata, con l’arrivo di Tevez e Llorente, è cambiato tutto. Lo dimostrano le 43 presenze (con 17 reti), realizzate dal giocatore spagnolo, e le 45 (con 21 gol) collezionate da quello argentino. Se l’unica pecca evidente nelle prime due annate nella rosa bianconera era stata quella di non avere a disposizione un ‘bomber’ che segnasse e facesse la differenza, il problema è stato pressoché risolto con l’arrivo di questi due attaccanti, che hanno fatto fare il salto di qualità alla Juventus, almeno in Italia, risolvendo spesso e volentieri partite ostiche. Due giocatori diversi, che Conte è riuscito ad amalgamare perfettamente: da un lato i guizzi e le giocate spettacolari di Tevez, dall’altra la forza fisica e la precisione sui colpi di testa di Llorente. Insieme hanno segnato 38 reti. La coppia Del Piero-Trezeguet che tanto ha fatto gioire i tifosi bianconeri è ancora lontana, ma i due ‘stranieri’ della Juventus sono sulla buona strada per poterli emulare.
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