Roma, 29 apr. (LaPresse) – Il Giudice sportivo della Serie A ha chiuso la curva Nord dell’Inter dopo i cori di discriminazione territoriale avvenuti nel corso della gara contro il Napoli. Pertanto i nerazzurri giocherano a porte chiuse la partita interna contro la Lazio. Quasi in tempo reale è arrivata la reazione del presidente dell’Inter Erick Thohir, che ai microfoni di Sky Sport ha commentato: “Rispetto le decisioni, ma non credo erano cori razzismo. Mi sembravano più cori legati alla rivalità tra le due città”.
La sanzione è arrivata perché i sostenitori nerazzurri “al 19esimo ed al 24esimo del primo tempo ed all’11esimo ed al 13esimo del secondo tempo avevano indirizzato alla tifoseria avversaria dei cori costituenti un evidente comportamento discriminatorio per origine territoriale”. Il giudice sportivo mette in risalto la rilevanza disciplinare del fatto in quanto “i beceri cori sono stati intonati dalla maggioranza degli occupanti (circa 8.000 persone) del settore nominato ‘secondo anello verde della Curva Nord’ e sono stati perfettamente percepiti dai collaboratori della Procura Federale, collocatisi in varie posizioni nel recinto di giuoco”.
Pertanto la società è stata multata di 50mila euro con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato ‘secondo anello verde Curva Nord’ privo di spettatori. Il giudice sportivo conclude ricordando come l’Inter “era gia’ incorsa nella medesima violazione (Inter-Milan del 22 dicembre 2013 – CU n. 144 dell’11 marzo 2014), in merito alla quale l’esecuzione della sanzione era stata sospesa nei termini di cui all’art. 16 n. 2bis Cgs”.
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