New York (New York, Usa), 18 mar. (LaPresse/AP) – Phil Jackson torna a New York. L’ex coach dei Chicago Bulls e dei Los Angeles Laker, capace di vincere da allenatore 11 titoli Nba, è stato nominato oggi nuovo presidente dei New York Knicks, in una conferenza stampa tenutasi al Madison Square Garden nella quale spiccava lo slogan ‘Welcome Home Phil’. Jackson infatti faceva parte di quella squadra capace di dominare la lega americana di pallacanestro nel 1970 e nel 1973, anno dell’ultimo titolo conquistato. L’ex coach dei Lakers torna per la prima volta a New York con un ruolo esecutivo, e sarà responsabile di tutta la parte sportiva, prendendo il posto di James Dolan che ha detto di aver fatto “volentieri e con gratitudine” un passo indietro per dare a Jackson la possibilità di fare i cambiamenti di cui la franchigia ha bisogno.
“Questo è il posto migliore per giocare a basket – ha esordito il nuovo presidente dei New York Knicks – Tornare nel posto in cui ho iniziato a giocare, è una grande sensazione”. Andrà valutata adesso la posizione di coach Mike Woodson, che prima di questa stagione aveva un record di 72-34, ma quest’anno viaggia su un non esaltante 27-40. I vertici della squadra della Grande Mela avrebbero desiderato che Jackson tornasse in panchina, ma il manager 68enne aveva da subito messo in chiaro che la sua esperienza da allenatore si era conclusa con i Lakers nel 2011. La franchigia di New York conta di ripartire dalla star Carmelo Anthony, la cui permanenza secondo Phil Jackson “non è in dubbio”, anche se non sarà facile rivoluzionare la squadra visti i contratti pesanti di Amare Stoudamire, Tyson Chandler e Andrea Bargnani, che scadranno solo il prossimo anno e che complicano i piani di una possibile rivulizione già a partire dalla prossima stagione. “Vogliamo costruire un team che giochi una pallacanestro di squadra”, ha assicurato tuttavia il nuovo presidente dei Knicks.
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